L'Inter soffre ma batte l'Udinese 2-1: decidono Arnautovic e Frattesi

I nerazzurri provano la fuga, un grande primo tempo apre la strada alla vittoria sull'Udinese. Ripresa di sofferenza, Sommer salva il risultato

di MANUEL MINGUZZI
30 marzo 2025
Inter-Udinese (Ansa)

Inter-Udinese (Ansa)

Milano, 30 marzo 2025 - Una Inter a due facce prova l'allungo in cima alla classifica. La capolista batte a fatica l'Udinese per due a uno (Arnautovic e Frattesi da una parte, Solet dall'altra), con Yann Sommer assoluto protagonista della ripresa. Inter stellare nel primo tempo, con gioco corale, ritmo, qualità e un uno-due da ko nella prima mezz'ora. Nel secondo tempo, il calo, anche grazie alla crescita dell'Udinese con un attaccante in più. Solet mette paura all'Inter con un siluro dalla distanza, poi Sommer fa due miracoli, uno proprio sul difensore a tempo scaduto e uno su Lucca in girata aerea. Inzaghi, espulso per proteste nel finale, non sarà in panchina a Parma.

Super Inter nel primo tempo con Arnautovic e Frattesi

Inzaghi, privo di Lautaro, sceglie Arnautovic come partner di attacco di Thuram, mentre in fascia tornano Dimarco e Darmian. Runjaic, senza Thauvin, conferma le indiscrezioni della vigilia e lancia Ekkelenkamp trequarti a supporto di Lorenzo Lucca. Inizio sprint dell’Inter che trova immediatamente il destro di Calhanoglu dal limite, su imbeccata di Thuram: palla sull’esterno della rete che dà l’illusione del gol. Spartito chiaro del match con l’Inter a mantenere il possesso e l’Udinese a provare a partire in contropiede, ma senza l’inventiva di Thauvin è più difficile, così i nerazzurri prendono ben presto la partita in mano e Frattesi sfiora il vantaggio di esterno destro al 5’. L’Udinese balla, ancor di più poco dopo con un sanguinoso errore di Karlstrom che apre la ripartenza Inter, con Frattesi che è prima murato da Solet e poi, sulla ribattuta, dal palo. I nerazzurri giocano con una qualità impressionante e al 12’ arriva già il primo gol. Thuram governa magistralmente l’azione, poi Arnautovic la costruisce e la chiude sul centro di Dimarco: sinistro vincente e 1-0. San Siro subito in visibilio. Padroni di casa in controllo delle operazioni, sempre con la sensazione di poter fare male con le scorribande di Mkhitaryan, che riesce sempre a sgusciare tra le linee senza che l’Udinese riesca a trovare rimedio. Proprio su una costruzione orchestrata dall’armeno giunge il secondo. Il servizio per Dimarco è perfetto per tempi, così l’esterno può crossare docilmente per l’inserimento di Frattesi: 2-0 al 30’. E’, di fatto, un monologo nerazzurro per ritmo, intensità e qualità e sembra proprio che la squadra di Inzaghi abbia ritrovato una ottima forma per il finale di stagione, per provare a portare a casa tutti e tre i trofei in ballo. L’occasione friulana, la prima, arriva solo al 36’. La palla viaggia da destra a sinistra, poi cross di Ehizibue per la zuccata di Lucca che finisce centrale tra le braccia di Sommer. Si poteva fare meglio. L’Inter alza e abbassa i ritmi a piacimento e al 41’ una splendida azione da basso, manovrata anche da Sommer, libera l’incursione centrale del solito Mkhitaryan che conclude dal limite con la difesa che si salva in affanno. In caso di gol sarebbe venuto giù San Siro per la costruzione nerazzurra. All’intervallo è 2-0.

Solet la riapre, ma Sommer la tiene

La scelta iniziale di Runjaic, cioè Ekkelenkamp di fianco a Lucca, non ha pagato, così il tecnico apre la ripresa con Iker Bravo in campo per cercare di fornire maggior peso offensivo. L’Udinese ha effettivamente un altro piglio e il neo entrato si fa subito notare per un pressing intenso e un diagonale destro che si spegne sul fondo, dando l’idea di un atteggiamento diverso rispetto al primo tempo. Inzaghi cambia invece al 55’ dando spazio a Correa che sostituisce Arnautovic, autore di una ottima partita. Non è comunque la stessa Inter del primo tempo, la precisione è inferiore, l’intensità in riaggressione non così efficace e così l’Udinese riesce maggiormente a stare in partita pur senza creare grandi occasioni da rete. Inizio di secondo tempo non stupefacente, con errori assortiti da entrambi i lati, ma l’Inter può amministrare due gol di vantaggio ed è l’Udinese a dover fare qualcosa di più e di meglio per provare a raddrizzare la gara. I padroni di casa sfiorano comunque il terzo al 62’ con un sinistro di Dimarco dal limite che sorvola di poco la traversa. Inzaghi cambia ancora e opta per Bisseck, Asllani e Barella per ruotare gli uomini in vista del triplo impegno e rodare tutti gli effettivi, dall’altra parte Runjaic va con Zarraga, Payero e Rui Modesto. Il match sembra non avere una svolta, l’Inter può addormentare la situazione e gestire punteggio e cronometro, avviandosi dentro l’ultimo quarto di partita con il doppio vantaggio. Arriva, però, un fulmine a ciel sereno e lo scaglia Solet, con una sgroppata di trenta metri e un destro secco che batte imparabilmente Sommer: 2-1 al 71’. Di colpo, si accende il finale e l’Udinese ci crede, ritrovando verve per cercare un insperato pareggio. Due minuti dopo, sul cross di Rui Modesto, sbuca la girata aerea di Lucca: miracolo di Sommer. Match totalmente cambiato. Inzaghi prova a correre ai ripari con Zalewski al posto di Darmian e di certo non gli è piaciuto l’atteggiamento passivo dei suoi dopo un grande primo tempo. L’Inter potrebbe chiudere i conti all’80’ con Mkhitaryan su una insistita azione, ma il destro da posizione ravvicinata è alle stelle. Finale di passione, con il punteggio tornato in equilibrio e Solet, al 92' ha una chance su sviluppi di corne ma Sommer compie la seconda paratissima della partita. C'è tempo anche per una espulsione per Inzaghi, uscito dall'area tecnica a protestare con Chiffi. L'ultima palla in the box è di Pafundi, che mette i brividi a Sommer ma Payero è murato sul più bello. Vince l'Inter, con qualche patema. Inaghi prova la fuga definitiva.

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