Spagna nella bufera, arrestato e rilasciato l’ex presidente Rubiales. Sarr reagisce contro il tifo razzista. Squalificato per due giornate

In Spagna, il portiere Cheik Sarr squalificato per reazione agli insulti razzisti, mentre l'ex presidente federale Rubiales arrestato per corruzione e altri reati. Situazione critica nel calcio spagnolo.

4 aprile 2024
Sarr reagisce contro il  tifo razzista. Squalificato per due giornate

Sarr reagisce contro il tifo razzista. Squalificato per due giornate

Se il calcio italiano ha qualche problema, in Spagna tra razzismo e processi a carico dell’ex presidente federale Rubiales non stanno certo meglio.

Ieri è arrivata la squalifica per due giornate a Cheik Sarr, portiere del Rayo Majadahonda che gioca nella terza divisione spagnolo. Motivo: ha reagito agli insulti razzisti che gli sono stati rivolti da un tifoso in occasione della gara col Sestao. Sarr ha prima cercato di scavalcare gli spalti, poi, una volta espulso, ha tentato di aggredire l’arbitro prima che i compagni riuscissero a trattenerlo. La partita è stata sospesa, al Rajo è stata inflitta anche una sconfitta a tavolino, due gare a porte chiuse, tre punti di penalizzazione in classifica e una multa di 6.000 euro. Sarr ha scritto sui social: "mia figlia merita un mondo migliore, lotto e lotterò per lei. Nè io nè nessuno dovrebbe soffrire insulti razzisti come è successo a me. Ma anche la mia reazione è stata inammissibile. Mi dispiace molto che il mio comportamento non sia stato all’altezza di chi mi ha difeso sin dal primo momento, specialmente la mia squadra alla quale chiedo scusa".

Sta peggio l’ex presidente della federazione Luis Rubiales, che dopo la richiesta di due anni e mezzo di carcere per il bacio rubato alla giocatore della nazionale Hermoso, ieri è stato arrestato e rilasciato all’aeroporto di Madrid Barajas dove ha fatto ritorno dopo un periodo nella Repubblica Dominicana.

Al centro delle indagini c’è un sistema di società che servivano per occultare tangenti su appalti milionari: l’inchiesta per corruzione sulla Federcalcio spagnola vede fra i principali indagati Rubiales, arrestato a Madrid al suo rientro dalla Repubblica Dominicana, dove risiedeva per affari negli ultimi mesi. È stato prelevato dagli agenti in aeroporto, portato su un van in una zona riservata dello scalo dove gli sono state notificate le imputazioni per i reati di presunta corruzione, amministrazione sleale e riciclaggio. È stato poi rilasciato dopo due ore di interrogatorio in cui si sarebbe avvalso della facoltà di non rispondere, in attesa di comparire davanti alla giudice Delia Rodriguez che coordina l’inchiesta.

L’ex n.1, rinviato a giudizio anche in un altro processo per reati sessuali e intimidazioni, ha anticipato il suo rientro a Madrid, dopo la perquisizione nella sua residenza a Santo Domingo. Il 20 marzo la guardia civile aveva fatto irruzione nella sua abitazione di Granada e nella sede della Rfef a Madrid, e aveva arrestato 6 persone, fra le quali tre dirigenti della Federcalcio e il consulente legale dell’ex presidente. Tre i filoni dell’inchiesta: il contratto per la Supercoppa di Spagna in Arabia Saudita, gli appalti per la ristrutturazione della Città del Calcio di Las Rozas o dello stadio della Cartuja di Siviglia. Sequestrati 50 conti correnti, dei quali 3 intestati a Rubiales, oltre alla sua Mercedes GLB, cellulari e tablet. L’ultimo filone riguarda le criptovalute sequestrate nel corso di una dozzina di perquisizioni.

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