A Reggio un derby molto tattico. Lo Spezia trascinato da mille tifosi

D’Angelo dovrebbe riproporre il 3-4-2-1 con Verde e Jagiello dietro a Falcinelli. Reca sarà in panchina

di MIRCO GIORGI -
16 marzo 2024
A Reggio un derby molto tattico. Lo Spezia trascinato da mille tifosi

A Reggio un derby molto tattico. Lo Spezia trascinato da mille tifosi

Un derby delicatissimo, anche perché viene prima dell’ultima sosta stagionale. Reggiana e Spezia non vorranno passare due settimane con il fardello della sconfitta e una classifica pericolosa su cui meditare, pertanto oggi al ’Città del Tricolore’ (ore 16.15) con 963 tifosi spezzini, ci si aspetta una partita molto combattuta e allo stesso tempo molto tattica. I granata si sono specializzati nei pareggi e nel girone di ritorno non hanno ancora vinto in casa, ma è anche vero che nella fase discendente hanno perso solo una volta, in casa con la Ternana. Lo Spezia ha l’obbligo di alzare il ritmo e limare quei quattro punti che lo separano dalla salvezza diretta. L’inizio posticipato permetterà di giocare sapendo il risultato di Ternana-Cosenza e quindi o di consolidare il quintultimo posto (ricordiamo che con un vantaggio superiore ai 5 punti non si disputano i play-out) o di mirare al bersaglio grosso, portandosi, in caso di exploit contro i granata, a una o due lunghezze dai Lupi silani. In contemporanea, Bari-Sampdoria potrebbe, in caso di vittoria dei blucerchiati, produrre lo stesso effetto e riaprire una volta per tutte il campionato.

D’Angelo al solito ha giocato a carte coperte con la stampa nella conferenza, ma la formazione iniziale non dovrebbe discostarsi molto dal 3-4-2-1: uno Zoet in grande spolvero in porta, trio difensivo che, a meno di infortuni o squalifiche, di qui alla fine dovrebbe essere composto da Tanco, Hristov e Nikolaou; centrocampo con Mateju a destra, Nagy e Salvatore Esposito in mezzo ed Elia a sinistra; Verde e Jagiello sulla trequarti, pronti a dare manforte a Falcinelli, sempre alla ricerca del primo gol in maglia bianca. La grande novità è seduta in panchina e si chiama Arcadiusz Reca, al rientro dopo una lunghissima assenza, che a seconda delle circostanze avrà a disposizione uno scampolo di partita per riassaggiare il campo. Ma dalla panchina, nonostante le assenze di Kouda e Di Serio, possono arrivare alternative di uomini e modulo, con Pio Esposito seconda punta, Cassata e Bandinelli importanti pedine a centrocampo, chissà se anche dall’inizio (con il santerenzino che potrebbe rilevare Elia e l’ex empolese a giocarsi un posto in mediana), Vignali pronto a dare il suo contributo ovunque. Dall’altra parte una difesa che da tempo subisce pochi gol, da scardinare con le invenzioni dei trequartisti o cambiando tutto in corsa. Nesta ieri ha detto di temere il grande mestiere e la qualità di alcuni interpreti, Verde fra tutti: l’impressione è che il piano partita dei granata metta al primo posto il non perdere, per quanto una vittoria aprirebbe scenari play-off impensabili fino a qualche tempo fa. Da buoni reggiani pragmatici, prima salvarsi tranquillamente, magari lasciando a distanza gli Aquilotti, poi, se capita l’occasione, perché no? Lo Spezia non ha queste alternative e deve lottare con tutte le sue forze per uscire con un risultato positivo, prima delle due gare interne consecutive dopo la sosta, che saranno determinanti.

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