Il giovane aquilotto alla quarta stagione a Spezia. "Mi ispiro molto a Daniele Verde». Candelari, basta chiedere. "Gioco dove serve...»

Il giovane calciatore Pietro Candelari, originario di Ancona, elogia la città de La Spezia e racconta la sua crescita professionale nel club locale, sottolineando la sua duttilità e ambizione per il futuro.

26 luglio 2024
Candelari, basta chiedere. "Gioco dove serve..."

Il giovane calciatore Pietro Candelari, originario di Ancona, elogia la città de La Spezia e racconta la sua crescita professionale nel club locale, sottolineando la sua duttilità e ambizione per il futuro.

"È il quarto anno che sono a Spezia, ormai mi sento un po’ spezzino. Spezia è una città bellissima, sul mare, che mi ricorda la mia Ancona. Mi sono ambientato benissimo". Il marchegiano Pietro Candelari, classe 2005, nel tessere le lodi dell’ambiente spezzino, ha ricordato i momenti salienti della sua crescita: "Il passaggio in prima squadra in pianta stabile, avvenuto lo scorso anno, non è stato semplice per le differenze dal punto di vista tecnico e fisico. Credo, però, di essermi adattato bene, lo dimostrano le otto presenze accumulate. Il mio esordio in Serie B nel match contro il Cosenza, allo stadio ’Alberto Picco’, resta per me un momento indimenticabile: ancora ricordo la fatica fatta ad addormentarmi la sera prima del match. È stata un’annata molto formativa in una piazza prestigiosa come quella spezzina. Nel prossimo campionato punto ad aumentare il numero delle presenze. Sono, ovviamente, felice per il rinnovo del contratto fino a giugno 2028". Tra le virtù di Candelari, c’è senza dubbio la grande duttilità. "A me piace giocare più all’interno del campo, come trequartista, che sull’esterno – ha affermato – ma mi adatto a quelle che sono le necessità della squadra. Per il mio ruolo mi ispiro molto a Daniele Verde".

Fabio Bernardini

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