Amian è concentrato solo sulla salvezza: "In serie B conta lottare su ogni pallone"

Al terzo anno in maglia bianca, ha disputato tutte le 17 partite da titolare con 1650 minuti ed è tra gli aquilotti più ambiti in sede di mercato

di FABIO BERNARDINI -
21 dicembre 2023

"Lottare ad oltranza, tutti insieme, contro ogni avversario. Solo in questo modo potremo rialzarci". A indicare la strada che porta alla salvezza è Kelvin Amian, tra gli Aquilotti più ambiti in sede di mercato, in particolare dal Montpellier e Rennes: "Leggere che altri club sono interessati è motivo di orgoglio, ma francamente non ci penso perché quello che più mi interessa è migliorare la classifica delle Aquile. Sono concentrato al 100% sullo Spezia, il resto non mi interessa".

Amian, i risultati sportivi dello Spezia, in questi suoi tre anni da aquilotto, non sono stati in linea con le aspettative: una salvezza, una retrocessione e il 18° posto in Serie B. Come spiega questa involuzione?

"È stato un 2023 difficile, nel quale abbiamo dovuto fare i conti con una retrocessione che non meritavamo e che ha fatto molto male a tutti. Tanti di noi hanno poi dovuto capire il nuovo campionato di Serie B, lasciare le scorie che lascia una retrocessione così bruciante alle spalle e non è stato facile. Con il passare delle partite però ci siamo compattati e tutti insieme vogliamo toglierci dalla parte rossa della classifica".

A livello personale, dopo un inizio di campionato al di sotto delle attese, sta tornando a buoni livelli. A cosa ascrive la metamorfosi?

"L’inizio è stato complicato per tutti. Personalmente ho sempre cercato di fare del mio meglio, ma davanti a noi ci sono anche gli avversari e non sempre è tutto facile o scontato. In Serie B, ma in generale nel calcio, non importa il nome o la carriera, quello che conta è lottare su ogni pallone".

Lei è lo stacanovista della squadra avendo disputato tutte le 17 partite da titolare con ben 1650 minuti. Si sente un punto fermo dello Spezia e quanto i colori bianchi le sono entrati dentro?

"Sento la fiducia di tutte le componenti e questo mi riempie di orgoglio spingendomi a fare sempre meglio. Sono qui da tre anni, avrei voluto essere ancora in Serie A con questa maglia, ora sto cercando di dare il mio contributo per aiutare lo Spezia a rialzarsi. Ognuno di noi è fondamentale, anche chi gioca meno".

Venerdì sera l’abbiamo visto euforico al gol di Verde sotto la Ferrovia, un’immagine un po’ diversa dall’Amian serioso al quale siamo abituati.

"Il ritorno alla vittoria in casa è stata una liberazione, una sensazione fantastica. Poi esultare sotto la curva così ci mancava da tanto, troppo tempo ed è stato tutto perfetto. Il gesto di far vedere la maglietta di Verde è stato istintivo, in quel momento lui ha segnato e si meritava la standing ovation, ma è stato un po’ il gol di tutti noi".

Non c’è partita in cui lei non provi la battuta a rete, ma quasi mai c’entra la porta. Quando il primo gol?

"Mi manca. Spero di potermi sbloccare presto, perché in più di una partita sono arrivato a un soffio dal tocco vincente. Ovviamente l’importante è fare punti".

Sei punti in quattro partite, cos’è cambiato con l’avvento di D’Angelo?

"In primis noi calciatori dobbiamo assumerci le responsabilità se i risultati sono stati negativi e si è arrivati all’esonero di mister Alvini. D’Angelo ci ha messo davanti alle nostre responsabilità, ci ha chiesto di sporcarci le mani e di combattere in ogni partita, contro ogni avversario, indossando sempre il vestito giusto per l’occasione. Stiamo cercando tutti di seguirlo e di rialzarci uniti".

A Cittadella gara molti difficile contro una delle squadre più in forma del campionato.

"Non sarà facile perché loro stanno vivendo un ottimo periodo, liberi da pressioni, ma noi dobbiamo pensare ad andare lì e dare il massimo, perché è l’unico modo per uscire dal campo senza rimpianti".

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