Aquile, è un punto preziosissimo. In dieci per oltre metà partita dopo due traverse in pochi secondi. Poi Zoet e la difesa alzano il muro

Il rosso a Gelashvili al 35’ sembra spianare la strada al Modena, che attacca ma non trova il gol

26 febbraio 2024
In dieci per oltre metà partita dopo due traverse in pochi secondi. Poi Zoet e la difesa alzano il muro

In dieci per oltre metà partita dopo due traverse in pochi secondi. Poi Zoet e la difesa alzano il muro

Un punto pesantissimo, legittimato dai 55’ in inferiorità numerica su un campo sempre ostico per gli Aquilotti. Scoglio lo avrebbe definito un punto tripallico, contro un Modena che dimostra di essere squadra compatta e massiccia, alla quale però manca la giocata decisiva, anche per merito di uno straordinario Zoet, forse alla sua miglior prestazione da quando veste la maglia bianca. D’Angelo torna al 3-5-2, per mettersi a specchio con i padroni di casa. Rispetto al Cittadella il tecnico toglie a sorpresa Verde e Jagiello, oltre a Cassata. Gelashvili a destra affianca in difesa Muhl e Nikolaou, Elia torna da esterno sinistro di centrocampo, con Mateju a destra, Salvatore Esposito regista accompagnato da Nagy a destra e Bandinelli, terza new entry, a sinistra. Confermatissimo il duo d’attacco, con Falcinelli atteso ex di turno e Di Serio legittimita la titolarità lottando come un leone. Anche Bianco cambia modulo e quattro pedine rispetto a Venezia: dal 3-5-2 passa al 3-4-2-1, in difesa Riccio e Pergreffi lasciano spazio ai rientranti da squalifica Ponsi e Zaro assieme a Cauz; a centrocampo confermati Santoro a destra, Gerli e Palumbo in mezzo e Corrado a sinistra, mentre l’assenza di Battistella squalificato viene coperta con il doppio trequartista, Duca e Di Stefano, a sostegno di Gliozzi unica punta.

E’ proprio questa mossa che scombina i piani di D’Angelo, in quanto i due trequartisti, inserendosi da dietro, mettono sempre in difficoltà il terzetto arretrato spezzino, che non ha il passo per contrastarli sull’uno contro uno, se non ricorrendo a falli. Al 9’ Palumbo irride Muhl, dal fondo crossa per Gliozzi, il cui colpo di testa sfila a poca distanza dal secondo palo. All’11’ Ponsi in proiezione offensiva chiede e ottiene triangolo da Gerli (un ottimo numero 10 che meriterebbe uno sguardo dalla serie A) e viene fermato in extremis da Nikolaou. Lo Spezia ci prova con i lanci lunghi, come al 17’, quando Nikolaou trova Di Serio davanti alla porta, ma il fuorigioco cancella il gol mangiato. Il Modena insiste e al 20’, dopo una bella azione manovrata, Gerli tira dal limite, di poco alto. Sull’ennesimo lancio, Elia al 23’ si prende una punizione che è un corner corto: Salvatore Esposito colpisce la traversa e Nagy lo imita un attimo dopo, con Seculin battuto. Il Modena non fa una piega e accelera, Gelashvili nel giro di 8’ saluta la compagnia: al 27’si fa ammonire per un fallo da dietro su Duca, al 35’ trattiene un avversario.

Con lo Spezia in dieci la partita sembra segnata, anche perché al 32’ Zoet si era superato sul colpo di testa di Gliozzi. Il Modena vuole segnare prima del riposo, l’occasione capita allo scadere sulla testa di Cauz, che da due passi spedisce alto. D’Angelo aggiusta le falle negli spogliatoi, con il rientrante Hristov per Muhl e Cassata per Falcinelli, poco dopo si blinda ancora con Vignali per Bandinelli e nel finale ci sarà spazio anche per Tanco. Il Modena gioca a una porta ed è pericoloso con Manconi al 66’, di poco alto, Oukhadda al 78’ il cui bolide al sette trova la stupenda risposta in volo di Zoet, con Abiuso all’80’, alto di testa su cross di Magnino, all’83’ fuori, e soprattutto all’86’ con Zoet, Olandese Volante nel cielo di Modena, che salva.

Mirco Giorgi

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