Carrarese, preparazione versione top secret. Ma il forfait di Illanes complica i piani
Calabro ha curato tutti i dettagli in vista della sfida al ’Picco’: due opzioni per lo schieramento. In attacco c’è Shpendi
L’ultima carica prima della “battaglia“ i giocatori della Carrarese l’hanno avuta ieri pomeriggio alla Fossa dei Leoni (l’ex stadio della Carrarese) dove gli ultras tanti altri tifosi, si sono radunati per far sentire alla squadra il caloroso abbraccio di un’intera città. Una città che quest’oggi a Spezia non ci sarà, se non in parte irrisoria, ma che da casa fremerà e tiferà la squadra con eguale ardore. Gli azzurri al “Picco“ non sentiranno risuonare dagli spalti i cori e l’incitamento dei propri sostenitori ma li avranno comunque nella testa. Il secondo derby in Serie B di sempre tra le piazze (unico precedente in cadetteria nel lontano 1947) si apre con un coefficiente di difficoltà altissimo per la Carrarese, chiamata ad un’impresa titanica contro una squadra sicuramente di grande valore trascinata oltretutto da uno stadio intero. Ci vorranno gli attributi in un clima del genere ma oltre alla “vis pugnandi“ servirà anche un piano d’azione che sembra aver chiaro il tecnico Antonio Calabro. Un piano che è stato costruito e ripassato nell’arco di un’intera settimana di allenamenti lontano da occhi indiscreti e che per questo rimarrà “segreto“ sino alla comunicazione delle formazioni in campo. Il mister pugliese è uno che notoriamente non guarda in faccia nessuno e che in questo derby potrebbe regalare qualche nuova sorpresa com’erano state a Sassuolo le esclusioni eccellenti di Capezzi e Panico o l’inserimento tra i titolari di Oliana e Giovane.
A livello di modulo le opzioni sono due: mettersi a specchio con Lo Spezia riproponendo lo stesso 3-5-2 varato con il Sassuolo o partire con un più garibaldino 3-4-2-1. Dietro il forfait improvviso di Illanes scompagina forse un po’ i piani perché era dato tra i possibili titolari. A questo punto il ruolo di centrale di difesa è cosa a due fra Hermannsson, favorito, e Oliana. A centrocampo il punto fermo è Schiavi. Se sarà mediana a tre gli altri due interpreti verranno scelti tra Capezzi, Giovane e Zuelli. Sugli esterni non sembrano esserci dubbi sulla titolarità di Zanon e Cicconi ma occhio a Bouah che fin qui ha sfruttato benissimo ogni spazio che gli è stato concesso.
Davanti, infine, la concorrenza è davvero tanta. Se fossero solo due i posti a disposizione in attacco gli esclusi sarebbero parecchi. Del resto quando il gol non arriva vengono meno anche le certezze e tutto torna in discussione. Forse ad oggi l’unico con qualche chance in più di trovare posto nell’undici di partenza è Shpendi. Panico e Finotto sono i partner più accreditati. Forse li potremmo vedere addirittura entrambi in caso di 3-4-2-1.
Gianluca Bondielli
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