Da playoff lontano dall’Emilia, da retrocessione diretta al ’Mapei’. La Reggiana va meglio fuori casa. Nel 2024 ha perso una sola volta

Anche Nesta adotterà il 3-4-2-1 con Portanova e Girma dietro al possente Gondo. In panchina gli ex aquilotti Antiste e Reinhart

16 marzo 2024

È una Reggiana da playoff lontano dall’Emilia, da retrocessione diretta in casa. Dei 36 punti totalizzati dai granata, solo quindici sono arrivati al ‘Mapei’, ad attestare un rendimento casalingo deludente, con solo due vittorie all’attivo, nove pareggi e tre sconfitte. Una debolezza oggettiva quella della squadra emiliana tra le mura amiche, che i mille tifosi aquilotti presenti al ‘Mapei’ sperano possa perdurare anche oggi. "È una stagione particolare nella quale abbiamo fatto tanti punti fuori e pochi in casa, è difficile da spiegare - ha affermato il tecnico dei granata Alessandro Nesta -. Contro lo Spezia dovremo giocarci la partita, interpretandola come la ‘prima’ in casa dell’anno. Ora è il momento decisivo della stagione". L’allenatore romano ha poi in messo in guardia i suoi uomini riguardo la forza dell’avversario: "Lo Spezia è una squadra che ha fatto una stagione al di sotto delle aspettative ma è in crescita ed è composta da giocatori forti".

Nesta adotterà il sistema di gioco 3-4-2-1. In porta Satalino (sostituirà l’infortunato Bardi) guiderà un trio difensivo composto da Szyminski, Rozzio e Marcandalli. Al centro della mediana vi sarà il massese Kabashi, sebbene non al meglio, con a fianco Bianco, mentre sulle corsie esterne giostreranno Fiamozzi e Pieragnolo. Confermati sulla trequarti l’ex genoano Portanova e Girma, con il possente Gondo terminale offensivo. A disposizione: Sposito, Motta, Sampirisi, Libutti, Pajac, Melegoni, Blanco, Cigarini, Pettinari, Okwonkwo, gli ex aquilotti Reinhart e Antiste. Indisponibili: Bardi, Vergara e Vido.

La Reggiana sta attraversando un ottimo momento di forma: nelle ultime dodici partite ha perso una sola volta contro la Ternana. È anche la squadra ad aver pareggiato il maggior numero di partite. Non trascendentale lo score realizzativo con 31 reti realizzate, meglio la tenuta difensiva con 33 gol subiti.

Fabio Bernardini

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