D’Angelo ha già in testa le alternative da prendere rispetto a chi non troverà spazio. Il tecnico ha chiesto voce in capitolo sul mercato. Il riscatto di Nagy diventa una priorità assoluta

Sarebbero comunque soldi ben spesi anche al prezzo di 1,2 milioni già fisssato. Un ragionamento su Bastoni.

di MIRCO GIORGI -
29 maggio 2024
Il tecnico ha chiesto voce in capitolo sul mercato. Il riscatto di Nagy diventa una priorità assoluta

Il tecnico ha chiesto voce in capitolo sul mercato. Il riscatto di Nagy diventa una priorità assoluta

Chissà cosa si saranno detti Macia e D’Angelo nel colloquio avvenuto ieri. Di certo, il tecnico avrà chiesto voce o più probabilmente un bel megafono in capitolo sul mercato. Viste le scelte di campo, certificate dalle prestazioni e non certo dalle antipatie personali, e volendo credere alle voci che vorrebbero la società intenzionata a riscattare Gelashvili e Tanco, già qui ci sono due modi di vederla all’opposto. Dopo averli provati e silenziosamente messi ai margini, D’Angelo non crediamo gioisca a trovarsi il georgiano e l’argentino in ritiro. Non i soli, peraltro: Cipot, già definito una sorta di Gudmunsson da qualcuno in crisi mistica, Krollis, Moutinho, Corradini, Muhl, cioè la quasi totalità delle scelte di Macia in questo anno e mezzo, non dovrebbero essere su nessuna lista di partenti per il ritiro, ma di partenti sul mercato sin da subito.

Pensiamo invece che l’Omone abbia messo tra le priorità il riscatto di Nagy, che sarebbero soldi ben spesi, se pensiamo ai milioni dissipati per i campioni di cui sopra ma anche per il prestito folle di Shomurodov, tutte cose gli amici dello spagnolo si sono dimenticati ben presto. Con un milione e duecentomila euro lo Spezia si assicurerebbe un giocatore il cui apporto per la salvezza è stato fondamentale, altro che i bomber del futuro, ora tornati alle loro destinazioni di origine. Un titolare agli Europei, che potrebbe fare bella figura e far lievitare così il costo del suo cartellino: se va male, ti ritrovi un signor centrocampista di categoria, se va bene, puoi anche lucrarci sopra con l’avallo del tecnico, che avrebbe già in testa le alternative da prendere, non certo da leghe simil-Uisp.

Attendendo gli esiti degli eventuali riscatti, faremmo un ragionamento su Bastoni, che sarebbe un ottimo trascinatore spezzino, assieme a Vignali e Cassata, per una serie cadetta a prova di Picco, come testimoniano le recenti vittorie su Palermo e Venezia in un clima raramente visto in tre anni di A, grazie anche alle geniali gestioni delle campagne abbonamenti, compresa quella di quest’anno. E Zoet? Giusto pensare a a un rinnovo. Tutto questo mettendo nel conto il necessario ridimensionamento del monte ingaggi, superiore anche ad alcune compagini di A, con un rapporto tra spesa e resa che in qualsiasi azienda avrebbe portato quanto meno all’azzeramento immediato del management. Insomma, di carne al fuoco ce n’era parecchia.

Quello che interessa ai veri tifosi dello Spezia è che la gestione della grigliata, fondamentale per ogni barbecue che si rispetti in quest’estate che si avvicina, resti saldamente in mano al tecnico che ha fatto un’impresa per nulla scontata, alla portata di pochi altri.

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