E’ un punto di speranza. Le Aquile non sfondano col Brescia ma c’è stata la reazione di squadra. Bandinelli e Verde senza fortuna

La difesa non ha subìto reti e ha sofferto meno, l’illusione di un rigore prima concesso e poi tolto .

27 settembre 2023
Le Aquile non sfondano col Brescia ma c’è stata la reazione di squadra. Bandinelli e Verde senza fortuna

Le Aquile non sfondano col Brescia ma c’è stata la reazione di squadra. Bandinelli e Verde senza fortuna

CESENA

Lo Spezia interrompe l’emorragia di sconfitte e riesce persino a mantenere inviolata la propria porta dopo tempo immemore. Due notizie per niente scontate, viste le premesse. Ne esce fuori uno 0-0 che alla fine è persino un po’ stretto per gli Aquilotti, quanto meno dal punto di vista delle occasioni, ma l’importante era muovere la classifica e soprattutto vedere un atteggiamento diverso. Arrivato al rien ne va plus, Alvini si gioca le sue ultime fiches cambiando assetto e uomini. Stop al 4-3-3, in campo un più equilibrato 3-5-2 che accoglie in larga parte le istanze della critica. Fuori Salvatore Esposito, fin qui uno dei più deludenti del gruppo, Antonucci e Muhl (quest’ultimo nemmeno in panchina per problemi fisici), dentro Ekdal, Bertola e Zurkowski. I benefici si vedono immediatamente: finalmente una squadra più equilibrata, con un buon Bertola in mezzo alla difesa, ben supportato da Amian e Nikolaou, Ekdal a proteggere la difesa da centromediano, Bandinelli e Cassata a fare buona legna sia in attacco, sia in ripiegamento. Non tutto funziona alla perfezione, ad esempio Zurkowski continua a non convincere specialmente in attacco, ma almeno non fa danni. Squadra molto più corta, che non concede quasi nulla mentre in attacco continua a fare fatica, con Moro che non riesce più a incidere dopo la doppietta di Bolzano: meglio Francesco Esposito nel suo spezzone.

Considerando il bicchiere mezzo pieno, è lo Spezia a fare la partita, con il Brescia guardingo che aspetta provando ogni tanto a farsi vivo. Ne viene fuori un match molto tirato, decisamente all’inglese grazie all’arbitraggio di Gualtieri, che non fischia quasi niente rendendo il ritmo molto intenso e senza i soliti spezzettamenti all’italiana che rendono spesso inguardabili le partite. Bandinelli si carica la squadra da par suo e prova subito due volte la conclusione: se quella del 10’ è centrale, Lezzerini deve compiere un prodigio per sventare il gol al 15’, quando la conclusione dell’ex empolese sembra finire al sette, ma il portiere ospite vola con un grandissimo colpo di reni. Il primo tempo si chiude senza altri spunti particolari. Nella ripresa il Brescia cerca di uscire un po’ di più dal suo guscio, al 49’ il tiro cross di Dickmann non trova deviazioni favorevoli, ma al 52’ è Verde che finalmente trova una delle sue giocate imperiali: la sua conclusione si stampa sulla parte alta della traversa ed esce. Moncini tenta il gol in rovesciata, ma troppo centralmente (62’), Verde ci riprova al volo, ma trova la testa di Cistana che devia in corner (67’). Al 78’ un episodio sfortunato per lo Spezia: il fallo da rigore di Mangraviti su Francesco Esposito è nettissimo, l’arbitro indica il dischetto, ma viene richiamato all’auricolare per un precedente, netto quanto inutile fallo di Reca su Papetti. L’ultimo guizzo dello Spezia lo firma Antonucci, che si accentra e tira, ma non angola abbastanza per mettere in difficoltà un ottimo Lezzerini (85’). Due minuti dopo la risposta del Brescia: Holzer apre per Fogliata, da questi a Borrelli: Amian è decisivo nel salvare in corner. Gli ospiti mantengono la porta inviolata dopo quattro partite e volano in classifica, lo Spezia fissa il primo piolo verso una risalita che non sarà per niente facile già da sabato con la Feralpi, ma che con questo spirito diventa possibile.

Mirco Giorgi

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