Gazzoli, l’uomo di fiducia della proprietà: "Il nostro è un progetto a lungo termine"

"Quando c’è una retrocessione tutto va riprogrammato, ma i minori costi non sono da paragonare alla mancanza di competitività" .

4 novembre 2023
Gazzoli, l’uomo di fiducia della proprietà: "Il nostro è un progetto a lungo termine"

Gazzoli, l’uomo di fiducia della proprietà: "Il nostro è un progetto a lungo termine"

Importante appuntamento con il Ceo dello Spezia , Andrea Gazzoli a due mesi dal suo insediamento ufficiale. Anche se è da giugno che lavora per la società. Presenti anche Andrea Corradino e Nicolò Peri. Un primo bilancio di ciò che è stato fatto, ma sopratutto quello che è ancora da fare. Dallo stadio, ai ritardi dei lavori e quello che sarà. Di questo ne parliamo a parte in cronaca.

"Direi – parola ad Andrea Gazzoli – che molto è stato fatto, ma tanto da fare. Occorre una visione globale di un progetto a lungo termine, ad oggi c’e grande unità di intenti e soddisfazione per come sono stato accolto e messo in condizione di lavorare al meglio. Devo ringraziare tutti in società, Regione, amministrazioni comunale, questura, vigili del fuoco per avermi messo a disposizione ogni cosa per fare al meglio".

Parliamo di aspetti finanziari, e dei progetti sportivi.

"Quando c’è una retrocessione è evidente che tutto va riprogrammato. Spesso devi cambiare molti giocatori perché è difficile poter far convivere l aspetto economico di una seria A con quello della B, per ingaggi, aspettative e programmi. Spesso retrocessione fa rima con ricostruzione. I minori costi non sono da paragonare alla mancanza di competitività. Occorre lavorare diversamente e oggi abbiamo tanti giovani di qualità e under 23, la maggior parte di proprietà, e questo è il nostro futuro, sportivo ed economico. A dicembre faremo le prime verifiche anche sportive, la proprietà è presente, altrimenti non avrebbe investito in stadio, strutture, e potenziamento. Abbiamo un ottimo settore giovanile che sta cominciando a dare i suoi frutti. In Coppa Italia ragazzi del vivaio hanno fatto bene, altri giovanissimi strappati alla concorrenza come Kouda, sono i nostri gioielli".

Come si trova con la proprietà cosi lontana?

"La famiglia Platek è lontana solo come distanza chilometrica. É sempre presente, sempre attenta a ciò che accade dentro e fuori dallo stadio. Vuole consolidare la presenza con la città, con i tifosi, con la rete economica. Per fare e bene tutto questo ci viole tempo e pazienza".

Molte polemiche ha suscitato il nuovo logo...

"Capisco i tifosi, ma in tanti anni di storia sono cambiati loghi, maglie, categorie. Il cambiare non significa cancellare la storia, anzi. Noi porteremo nelle scuole la storia dello Spezia, la storia delle sue vittorie, dei traguardi, la storia dello scudetto del ’44. Soprattutto alle nuove generazioni spiegheremo chi era e chi è e dove si vuole arrivare. I tifosi sono il patrimonio di ogni società, occorre lavorare insieme per crescere e far sapere cosa è La Spezia e lo Spezia. Questo obiettivo è primario: cresce la società, cresce la squadra, cresce la città "

Marco Zanotti

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