Grintoso e determinato, è lo Spezia che piace. In attacco Di Serio crea maggiore incisività

E’ piaciuta la prestazione delle Aquile nel derby con la Sampdoria. In attacco Pio Esposito stenta a trovare spazio, anche Verde così così

23 aprile 2024
Grintoso e determinato, è lo Spezia che piace. In attacco Di Serio crea maggiore incisività

Grintoso e determinato, è lo Spezia che piace. In attacco Di Serio crea maggiore incisività

Dopo aver ampiamente esaminato le questioni arbitrali, torniamo un passo indietro e parliamo di quello che il derby ligure ha espresso nel rettangolo di gioco. Ai limiti del tempo massimo, finalmente si è visto negli Aquilotti l’atteggiamento giusto di chi deve giocare per la sopravvivenza schietta. Sarebbe bastato che questa rabbia agonistica fosse venuta fuori contro Lecco e FeralpiSalò e a quest’ora la salvezza sarebbe stata poco più di una formalità. Veemenza, determinazione sui contrasti, voglia di andare all’arrembaggio a pieno organico e allo stesso tempo non concedere nulla agli attacchi sampdoriani: lo Spezia ha letteralmente dominato l’avversario, peccato che nel calcio non esista il ko tecnico, perché ce ne sarebbero stati tutti gli estremi. Se non altro, questo spirito può tornare utile per il finale di stagione che si deciderà punto a punto. Spiace essere ripetitivi, ma il tallone d’Achille è stata ancora una volta l’inconsistenza offensiva. Pio Esposito sarà forse il bomber del futuro, ma al momento ci pare un calciatore tutto da fare: non siamo a livello giovanile, dove il fisico spesso è sufficiente a fare la differenza. Carenze tecniche anche banali, ad esempio nel saltare fuori tempo sulle palle alte e soprattutto la mancanza del senso della porta: Elia ha rovesciato in area cross assai invitanti, ma nessuno era mai pronto all’appuntamento. Con un normale bomber di categoria, sarebbe finita con largo margine e nessuno strascico polemico. Con il rientro di Di Serio, che nei pochi minuti disputati ha dato subito uno spessore ben diverso, è sperabile trovare i gol della salvezza, anche perché ci sarà Falcinelli di rientro dalla squalifica e finalmente si potrebbe riproporre quella coppia che si è potuta ammirare solo contro il Cittadella al Picco, in un 4-4-2 che, per caratteristiche degli interpreti ad oggi in organico, è forse il più indicato sin da sabato a Brescia. Non ci è piaciuta la partita di Verde, specialmente quando si intestardiva a impostare la manovra da molto lontano: il suo raggio d’azione deve essere negli ultimi 20 metri, per avere freschezza e lucidità al momento di concludere in porta. Al netto dei due gol sbagliati, va invece sottolineata la prestazione di Kouda, al quale è bastata una settimana in più di lavoro con la squadra per tornare a tratti travolgente: un marpione come Yepes è ricorso più volte a falli anche duri per arginarlo. A Brescia non ci dispiacerebbe vedere Verde e Kouda ai lati e Di Serio e Falcinelli di punta, con un centrocampo più dinamico dove la presenza di Bandinelli ci appare imprescindibile.

Mirco Giorgi

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