I MOTIVI. Alvini ha le sue colpe però in campo ci vanno i calciatori

Analisi della situazione attuale in Serie B: la scelta di cambiare allenatore è una via breve, ma le prestazioni dei calciatori sono soprattutto per loro demerito. Un saluto ad Alvini, augurandogli buona fortuna.

13 novembre 2023

Analizzare questa partita senza pensare alle conseguenze che porterà il non aver vinto, non è facile. Tutto ruota attorno a delle scelte, delle decisioni che dalla piazza vengono richieste, ma che nel rispetto dei ruoli, si è atteso fino a concedere l’ultima chance ad un professionista, una persona soprattutto. Ad Alvini, un saluto, augurandogli comunque buona fortuna. La legge è ormai nota, quando non si possono cambiare 10 giocatori, si sceglie la via più breve, quella che a pagare sia soltanto uno, quelli che li guida. Non vorremo mica parlare di prestazioni vero? Perché quelle le esprimono i calciatori in campo. E se non sei in grado di superare l’uomo nell’uno contro uno, i tuoi cross sono sempre corti in modo che la difesa avversaria li possa sempre respingere con facilità oppure, fra le tante cose, non hai la qualità eo la voglia di giocare in Serie B, non può essere colpa del tuo tecnico. Merito agli allenatori che sanno tenere alto il morale e vivi nel progetto tutti i calciatori della rosa, lode anche a chi riesce almeno con quelli dello zoccolo duro. Vista la concorrenza che man mano si sta venendo a creare tra i mister (decine e decine sono a spasso, fior fior di nomi), è chiaro che la facilità con cui si possa cambiare, sia agevolata. Alvini avrà le sue colpe, ma ricordiamolo ancora una volta: in campo vanno quelli con il numero e il nome sulla schiena. E le brutte figure che finora hanno spesso rimediato i giocatori, sono soprattutto per loro demerito. Da adesso in poi, vedremo.

Marco Magi

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