I MOTIVI. Condannati a soffrire fino al 10 maggio

Nell'articolo, Marco Magi critica gli errori dei giocatori del Venezia FC, sottolineando la necessità di un sussulto di orgoglio per evitare il rischio di retrocessione. Si auspica un lavoro specifico per migliorare gli episodi da area di rigore e si esprime fiducia nel tecnico D'Angelo.

28 aprile 2024

Non c’è nulla da fare. Questi ragazzi vogliono proprio arrivare all’ultimo secondo di Spezia-Venezia di venerdì 10 maggio, per decidere da quale parte della classifica essere? Altrimenti non si spiega come sia possibile sbagliare certi gol, anche a Brescia. Kouda per l’ennesima volta e pure Di Serio, ma che combinate? Avranno anche il merito di arrivare (spesso) nel posto giusto, però veramente non si può condizionare, in questo preciso momento storico, l’andamento di un campionato con simili errori. Non vogliamo scaricare colpe sui singoli o caricare di responsabilità un giocatore rispetto ad un altro, però è anche giusto che alcuni elementi debbano essere spronati. Non tartassati o vessati, ma che prendano veramente coscienza di dove stia franando la squadra se non avrà un sussulto di vero orgoglio. Dentro a questo nostro invito ci sono davvero tutti i componenti della rosa. Non vogliamo volutamente inserire il tecnico D’Angelo, perché siamo sicuri che lui, tutto questo lavoro con ognuno di loro, individualmente, lo stia facendo. Tanti giovani tifosi dalla curva, in alcune occasioni, cantano, quasi scherzando, di un ritorno in Serie C, ma in fondo in fondo chi vorrebbe tornare in una categoria dalla quale è stato così difficile distaccarsi? Confidiamo, quindi, in un lavoro specifico, dedicato, per gli episodi da area di rigore. Con il Palermo è vietato sbagliare! Grazie.

Marco Magi

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