I MOTIVI. Quello che conta è soltanto il futuro. Vincendo la paura

1 ottobre 2023

Quando arriva una vittoria si possono compiere mille ragionamenti. Chiedersi i motivi e cercare di capire, cosa sia andato finalmente per il verso giusto. Ma se un successo, per una squadra candidata alla promozione, arriva dopo ben 7 giornate, c’è da domandarsi soprattutto cosa fare domani. Quello che conta è solo il futuro, dopo aver osservato più e più volte, nelle scorse settimane, ciò che non funzionasse. Insomma, si è effettivamente trovata la quadratura del cerchio? Probabilmente la formula a tre, al di là delle assenze (importanti) tra i centrali della difesa, sta dando sicurezza, ma ciò che conta è la fase difensiva che si fa più concreta e collettiva, a partire dagli attaccanti. Alcuni elementi hanno sorpreso, a cominciare da Bertola, mentre altri stanno solo confermando quanto di buono espresso nella fase precampionato. E parliamo soprattutto di Kouda. Dopo un’ora di gioco il ritmo degli spezzini è calato, però con un doppio vantaggio e un avversario alla ricerca di riaprire la sfida, ci può pure stare. Meno lo è quando subentra la paura, nel finale di gara. Sappiamo bene cosa sia, perché non più tardi della scorsa stagione, lo Spezia ha detto addio alla Serie A, proprio per quella maledetta ansia, una vera e propria tremarella, a partire dagli ultimi minuti del match, con recuperi da thriller. Lavorare su quello, su ciò che, evidentemente, né Gotti e neppure Semplici erano riusciti ad evitare – con le disastrose conseguenze che conosciamo – , deve essere una priorità. Marco Magi

Continua a leggere tutte le notizie di sport su