I MOTIVI. Sono ’piovuti’ ben 27 cross nell’area spezzina
Lo Spezia non riesce a segnare da 8 partite, ma la scarsa dimestichezza col gol e un Dragowski in buona vena hanno permesso di mantenere lo score. Occorre una scossa per invertire la rotta, magari con l'orgoglio di certi elementi della rosa.
Quando la fame conta più di nomi e provenienza, si rischia perfino di perdere. Mai fidarsi delle apparenze. Il Lecco è squadra modesta? Tutto ancora da definire. Lo Spezia, però, che parte al Rigamonti-Ceppi con scarsissimo mordente, ci mette come al solito del suo. Sono 8 adesso le partite, sulle 12 fin qui disputate, in cui gli aquilotti non sono riusciti a segnare. Consideriamo, però, i 27 cross che sono piovuti nell’area spezzina. È possibile? Soltanto la scarsa dimestichezza col gol dei giocatori di casa e un Dragowski in buona vena, ha permesso di tenere anche lo score dei subiti fermo. E questo è accaduto già altre tre volte (tre 0-0 casalinghi o quasi). Vomitare, però, critiche su calciatori e tecnico si sta rivelando utile? Probabilmente no. Qualcosa deve accadere per invertire la rotta, su questo non c’è dubbio alcuno. Anche magari che qualcuno dei cosiddetti big, si decida a trascinare la squadra. Ogni tanto ricordiamolo che abbiamo in campo un nazionale svedese, nel fulcro del gioco, che potrebbe e dovrebbe fare la differenza. Magari con quella personalità che ad altri, giustamente, non va richiesta. Candelari, classe 2005, l’ha dimostrata, in proporzione, ben più di Ekdal (appunto). All’allenatore occorrerebbe chiedere soprattutto di risvegliare l’orgoglio di certi elementi della rosa. E se i gol non arriveranno ancora – ma smettiamo di chiederli soltanto alle punte – allora sì, giustamente si potrebbe considerare la possibilità di una scossa vera sulla panchina.
Marco Magi
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