I precedenti. La tradizione in riva al lago non è delle migliori. L’ultima volta nel 2016 fu un pesantissimo 4-0
Lo Spezia va a Como per la 17ªma volta nella sua storia. La tradizione è ostica: sette vittorie comasche, sette...
Lo Spezia va a Como per la 17ªma volta nella sua storia. La tradizione è ostica: sette vittorie comasche, sette pari e solo due vittorie spezzine: nel 32-33 in B (1-2, Romano su rigore per i lariani, doppietta di Mian per gli Aquilotti) e il 20 ottobre 1991 in C/1: ancora 1-2, con un che di miracoloso visto che a Mirabelli replicò una doppietta di Daniele Catto, medianaccio friulano non certo avvezzo a tali prodezze. Fu un risultato pesante, visto che i comaschi mancarono la B per due soli punti. Tra i sette pari, menzione speciale per quello del 19 novembre 1978 in C/1, un incredibile 1-1 che lo Spezia impose a un vero e proprio squadrone, con Vecchi in porta, Vierchovod in difesa, Matteoli a centrocampo e tanti altri di grande livello. Mugianesi portò in vantaggio i bianchi nel primo tempo, ma il giovane Pancheri, che poi andrà all’Inter, pareggiò nella ripresa. Il Como in due stagioni arrivò in A, lo Spezia finì l’annata in C/2. Due i nulli in B: 2-2 nel 46/47 e 0-0 l’anno dopo. In C/1 reti inviolate nel 90/91 e un altro miracoloso 1-1 nel 95-96, con il rigore di Cecchini pareggiato solo nel finale dal superbomber lariano Cecconi. Inutile lo 0-0 del 3 giugno 2001 nella semifinale di ritorno dei play-off, decisa dal gol di Colacone all’andata al Picco. L’ultimo risultato utile dello Spezia al Sinigaglia è il 2-2 del 2004-05, con un doppio vantaggio di Guidetti (nato a Como, dove giocava il padre) vanificato da Campolonghi e Gambino. Tra i sette k.o, scegliamo il vergognoso 4-0 del 15 maggio 2016, ultimo scontro diretto, con un Como fallito e ultimissimo che dilagò in appena mezz’ora. Tra i lombardi brillò un giovanissimo Barella, in prestito dal Cagliari.
Mirco Giorgi
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