Il commento. La lotta è aperta. Inutile piangere sui punti persi

Lo Spezia perde contro il Lecco, manca di lucidità e non riesce a segnare. Il problema del gol persiste. Rientra Kouda, ma la lotta per la salvezza resta aperta. Prossimo avversario: il Parma.

di MASSIMO -
7 aprile 2024

Benedetti

Lo Spezia scivola sulla ’buccia di banana’ Lecco, che per quanto fatto vedere al Picco ha dimostrato di non essere la peggiore squadra d’Europa come dicono i numeri. D’Angelo recrimina per non aver segnato nel primo tempo il gol del 2-0, anche se l’andamento della partita non è stato poi così diverso dalle precedenti, vittoriose, contro Sudtirol e Ascoli. Anche lì gli avversari avevano pareggiato prima dell’intervallo. Questa volta, però, lo Spezia non è riuscito a tornare in vantaggio. La squadra al rientro in campo ha fatto fatica mentalmente, ha sentito troppo l’importanza della partita ed è mancata in lucidità. Non è riuscita a mettere sotto pressione Il Lecco, apparso più fresco sia mentalmente (non aveva nulla da perdere) che fisicamente, neanche col vantaggio dell’uomo in più. Troppo poco il palo esterno colpito da Salvatore Esposito su punizione e l’occasione di Verde nell’ultimo minuto di recupero. Il problema del gol, purtroppo, rimane in tutta la sua gravità visto che a segnare è stato ancora un difensore, il sempre più prezioso Hristov. Pio Esposito continua a rimanere a digiuno, si è rivisto nel finale anche Moro in attesa che Di Serio, a metà della prossima settimana, possa tornare ad allenarsi in gruppo.

La nota positiva è il rientro di Kouda, che ha provato a dare un po’ di brio nei 20’ che ha giocato e sarà molto utile nella volta finale per la salvezza che vedrà coinvolte sei squadre, con due soli posti utili per evitare i play-out e la retrocessione diretta. Piangere sui due punti persi serve a poco, visto che il Lecco ha avuto addirittura le occasioni per vincere, come lo stesso D’Angelo ha riconosciuto.

C’è di positivo che lo Spezia ha raggiunto il Bari a quota 35 e rimane appaiato al Cosenza, con la Ternana che resta due lunghezze dietro, in attesa che oggi giochi l’Ascoli. A sei giornate dalla fine è ancora tutto possibile. Il prossimo avversario è la capolista Parma, ma ricordando la partita dell’andata, le Aquile non partono certo battute.

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