Il mister è soddisfatto, apprezza il processo di crescita della squadra ma ammette che c’è ancora tanto da lavorare. Alvini: "Dobbiamo evitare i cali di tensione»

1 ottobre 2023

Il lungo digiuno è finalmente terminato, Spezia squadra e Alvini dopo mesi tornano ad esultare per una vittoria. Tre punti fondamentali ottenuti contro una squadra che rappresenta perfettamente la serie B. Grinta, cattiveria e spirito di sacrificio. Benissimo per 75 minuti, poi 15 di sofferenza. Tante buone cose, la conferma di Bertola, l’esordio di Pietra, il ritorno al gol di Antonucci. Peccato le brutte notizie che priveranno i tifosi della prima al Picco contro il Pisa. Tutto rimandato al 28 ottobre contro il Cosenza. Comunque la vittoria scaccia tante paure e ora si tratta di continuare sulla strada tracciata già dalla sfida contro il Brescia. Riparte da qui Alvini, ovviamente soddisfatto.

"Volevamo la vittoria, abbiamo disputato un’ottima partita, ogni gara in serie B nasconde delle insidie e siamo stati bravi a fare la partita. Abbiamo giocato un buon calcio. Sono soddisfatto perchè all’inizio avevamo tanti ragazzi in squadra. Ma la strada è quella giusta, ora dobbiamo continuare così. Già contro il Brescia avevo visto miglioramenti".

Finalmente una vittoria che a lei mancava da molto e allo Spezia pure.

"Io non guardo mai indietro, ho vinto tanti campionati, tanti spareggi, in tutte le serie. Non serve guardare dietro. Io guardo sempre avanti, oggi sono contento, anche se c’è tanto ancora da lavorare"

Gli ultimi quindici minuti di sofferenza?

"Quando non vinci da tanto tempo e subisci un gol dopo aver dominato, la paura ti assale, ma siamo stati bravi a non concedere nulla. E anche questo è un percorso di crescita per tutti. Dobbiamo continuare cosi".

Domenica arriva il derby contro il Pisa.

"Dobbiamo preparaci bene, perché se giochiamo come il secondo tempo non ne usciamo. Dobbiamo lavorare per continuare a migliorare e non avere cali di tensione durante la partita. Lavoreremo piu sereni, ma non abbiamo fatto ancora nulla".

Marco Zanotti

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