In vista del match di Como, mister D’Angelo si ritrova alle prese con un organico più debole rispetto a quello del 2023. Amian vuole il Bologna, Dragowski non parte
LA SPEZIA In vista del match di Como, mister D’Angelo si ritrova alle prese con un organico più debole rispetto a...
In vista del match di Como, mister D’Angelo si ritrova alle prese con un organico più debole rispetto a quello del 2023 - partiti Ekdal e Zurkowski, arrivato Vignali, che ieri ha svolto il primo allenamento -, con defezioni importanti (Wisniewski, Reca, Kouda) e con l’incognita Amian, che ha espresso la volontà di accettare la proposta del Bologna (in ballo anche, Nantes, Montpellier e Palermo), trovando però la ferma opposizione di Macia e Melissano, poco propensi per non dire infastiditi dall’idea di privarsi di un giocatore fondamentale nell’economia della squadra e per nulla disponibili a trattare sulla base di una cessione in prestito (Nantes) o alle cifre proposte dal club felsineo (2,5 milioni). Solo con un’offerta superiore ai tre milioni di euro i dirigenti aquilotti si metteranno a tavolino. Ieri l’atleta francese si è allenato regolarmente, sarà D’Angelo a valutare se impiegarlo o meno a Como. C’è poi Verde sul quale il Cagliari ha messo gli occhi. Macia e Melissano stanno facendo i salti mortali, al netto dell’assenza di cash dal budget, per cercare di concretizzare le varie operazioni in entrata, in primis quelle di Puscas e Touré. Per quest’ultimo il Pisa apre a una cessione a titolo definitivo per circa 1,5-2 milioni di euro, non trovando sponda dallo Spezia che sta insistendo per un prestito con obbligo di riscatto in caso di salvezza su cifre importanti. In sintesi non proprio la situazione ideale che un allenatore vorrebbe avere in un momento già difficilissimo. Confermata, infine, l’anticipazione de La Nazione sull’interesse della Cremonese per Dragowski, non contraccambiato dal portiere che ha declinato la proposta di trasferimento.
Fabio Bernardini
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