Le Aquile hanno affrontato la Feralpi solo due volte. In quelle annate sono arrivate altrettante promozioni

Due promozioni in C1 per lo Spezia, grazie a due incontri con la Feralpi Salò: nel 2010 e nel 2011. Una partita decisiva vinta dal Sudtirol, che ha permesso allo Spezia di vincere il campionato. Incasso donato agli alluvionati.

30 settembre 2023

Mettendola sullo scaramantico, le uniche due volte che lo Spezia ha incontrato la Feralpi Salò, alla fine sono arrivate due promozioni. L’esordio degli Aquilotti nel piccolo stadio sul Lago di Garda fu il 9 maggio 2010, ultima giornata di C2. Lo Spezia aveva minime speranze di promozione, a due punti di distacco dal Sudtirol, che giocava in casa con la Valenzana già salva. In gol con Cesarini al 35’, all’intervallo lo Spezia è virtualmente promosso, visto lo 0-0 di Bolzano. Capuano al 51’ raddoppia, ma al 24’ della ripresa Marchi la sblocca al Druso e a questo punto per lo Spezia è finita: smette di giocare e così i padroni di casa prima accorciano con Rossetti all’81’, poi pareggiano all’89’ con Sella, un gol che consentì anche a loro di qualificarsi ai play-off da quarti. Tutti felici e contenti meno l’Alghero, fatto fuori da questa combinazione. Alla fine, nonostante il quasi harakiri con il Legnano nella finale di andata sul neutro di Lecco, la promozione in C1 arrivò lo stesso. Nella stagione 2011-12 anche il Feralpi salì in C1 e così il 6 novembre 2011 andò in scena il secondo capitolo di questa sfida. Lo Spezia, che aveva esonerato da poco Gustinetti affidandosi a Serena, era in convalescenza dopo un pessimo avvio. Al 24’ Evacuo porta avanti i suoi, sembra che la partita si incanali verso la vittoria, ma in apertura di ripresa Tarallo su rigore segna il definitivo 1-1. L’incasso fu donato agli alluvionati. La Feralpi rimase in scia al penultimo posto, lo Spezia al quintultimo: i primi passi verso una rimonta che lo avrebbe portato a vincere il campionato anche grazie al Sudtirol, che in un match decisivo sconfisse proprio al Druso il Trapani, grande rivale dell’annata.

Mirco Giorgi

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