L’impresa di Modena rilancia le Aquile. D’Angelo ha saputo leggere bene i cambi

Dove non è arrivata la squadra ecco un fantastico Zoet, protagonista del match, tornato ai fasti di quando giocava in Champions .

27 febbraio 2024
L’impresa di Modena rilancia le Aquile. D’Angelo ha saputo leggere bene i cambi

L’impresa di Modena rilancia le Aquile. D’Angelo ha saputo leggere bene i cambi

Non c’è tempo per respirare: domani si gioca di nuovo, con un match assolutamente da vincere per tenere vive le speranze di salvezza. Ma non può passare sotto silenzio l’impresa di domenica, il punto a Modena nonostante una lunga inferiorità numerica. Una cosa inimmaginabile poco più di un mese fa, dopo Como. La bravura di D’Angelo, nell’imporre alla società determinate scelte di mercato e nel rimettere in piedi un gruppo allo sbando, è fuori discussione. Leggere le partite in corsa è un altro pregio del tecnico, che ha saputo tappare le falle che anche in undici si erano viste. Purtroppo la difesa a 3 lo Spezia la può fare solo con Hristov e Nikolaou in campo. Se proprio si deve, piuttosto Mateju o Tanco sulla destra che non i vari Muhl, Gelashvili e Bertola, aspettando Wisniewski: se i pericoli arrivano sempre dalle stesse parti non è un caso, la lentezza dei tre li mette in difficoltà negli uno contro uno. La B non è la A, ma ci sono standard non negoziabili e se vai sempre in affanno contro l’avversario diretto paghi dazio, in questo caso il rosso a Gelashvili. A questo punto è venuto fuori il "manico": subito un 5-3-1, con Di Serio unica punta, che è riuscito in qualche modo ad arrivare indenne all’intervallo. Negli spogliatoi i cambi di Hristov per un insufficiente Muhl, come accadde ad Ascoli, e di Cassata per un Falcinelli che non aveva più senso in questo contesto, poco dopo Vignali per Bandinelli, infine persino Tanco per Elia. Un catenaccio vero e proprio con il solo Di Serio, poi uscito per Pio Esposito, oltre la linea della palla. Si sono viste a lungo due linee poco distanti l’una dall’altra, un arroccamento di altri tempi, già visto a Pisa, che ha retto fino alla fine. Dove non è arrivata la squadra, ecco un fantastico Zoet, protagonista assoluto del match, tornato ai fasti di un tempo, quando giocava in Nazionale e in Champions League. E’ evidente che col Feralpi servirà altro, ma ci saranno Verde e Jagiello freschi, pronti all’assalto contro una squadra in crisi e che tuttavia non meritava di perdere con l’Ascoli, in una partita bruttissima dove si salvano solo i gol dello spezzino Masini per i marchigiani e di Manzari, una spettacolare rovesciata inspiegabilmente annullata. Con Elia e Gelashvili squalificati, il turnover sarà ampio, ma ora la squadra ha qualche rotazione in più. Lo Spezia avrà lo svantaggio di un giorno di riposo in meno, ma il vantaggio di sapere in anticipo quasi tutti i risultati delle avversarie. Una vittoria farebbe recuperare terreno ad una tra Reggiana e Sudtirol se non ad entrambe in caso di pari tra loro, ma buone notizie possono arrivare da Ternana-Palermo, Lecco-Como, Ascoli-Brescia, Samp-Cremonese e Pisa-Modena domani.

Mirco Giorgi

Continua a leggere tutte le notizie di sport su