Lo Spezia cala il jolly nel finale. Hristov firma la vittoria ad Ascoli. Decisivo il suo colpo di testa all’89’. Rimontato l’1-0 di Verde su rigore

Bellusci aveva pareggiato a inizio ripresa per i marchigiani con la complicità della difesa aquilotta

di MIRCO GIORGI -
10 dicembre 2023

All’ultimo tuffo, l’unica cosa che contava in un momento così difficile. Lo Spezia conquista una vittoria fondamentale che lo rilancia nella corsa alla salvezza e lo fa proprio ad Ascoli, campo tradizionalmente ferale. Tre punti alla fine di una battaglia tiratissima, dove si è visto ben poco fioretto, ma sciabolate come se non ci fosse un domani. D’Angelo in poche settimane ha cambiato completamente l’andazzo della squadra, tagliando senza complimenti chi per un motivo o per l’altro in questo campionato non ci può proprio stare. Rispetto a sette giorni prima un adattamento tattico importante, il passaggio al 4-3-1-2, con Cassata a fare legna a centrocampo accanto a Salvatore Esposito e Bandinelli, con Kouda e Verde a sostegno di Pio Esposito, autore di una partita di grande sacrificio per i compagni, mostrando una maturità tattica strabiliante per un ragazzo della sua età. Sull’asse Verde-Kouda lo Spezia va al tiro all’8’, ma Viviano alza in corner la sassata dell’ex Picerno. Due minuti dopo Muhl palesa i suoi disagi rischiando l’autorete su una combinazione Di Tacchio-Mendes. La difesa soffre le solite amnesie: al 12’ Botteghin solo a centro area spara fuori un sinistro da buona posizione. L’Ascoli prova a mordere, ma al 20’ il Var ferma tutto e fa assegnare all’ottimo arbitro Marchetti un rigore sacrosanto: Pio Esposito alza il pallone in area e colpisce il braccio largo di Di Tacchio, Verde dal dischetto spiazza uno specialista come Viviano e torna finalmente al gol. L’Ascoli prova a reagire, la partita si fa molto nervosa, Zoet è una sicurezza per tutto il reaprto, pronto a sbrogliare le matasse più intricate con le sue uscite sempre puntuali. L’Ascoli attacca con poca incisività, lo Spezia nelle sue ripartenze è più pericoloso: al 38’ Verde lancia sullo spazio Cassata, cross per Kouda, che di testa obbliga Viviano a deviare in corner. Al 47’ il portiere ascolano dimostra che la classe non è acqua, nonostante gli anni, quando si supera togliendo dal sette un bolide di Kouda dal limite. Nella ripresa D’Uffizi punge con la sua velocità, l’Ascoli la butta sulla bagarre e trova il pari al 51’, con l’ennesimo gol che lo Spezia subisce sugli sviluppi di un calcio piazzato: Mendes approfitta di un Muhl che va a farfalle e appoggia per Bellusci al limite dell’area, che ha il tempo per metterla dove Zoet non può arrivare. L’Ascoli prova a volare sulle ali dell’entusiasmo, ma lo Spezia tiene. D’Angelo fa i cambi giusti al momento giusto: fuori un deludente Muhl per Hristov, finalmente al rientro dopo bruttissime peripezie, dentro Zurkowski per Cassata, già ammonito. Il polacco gioca con più verve rispetto a sette giorni prima, il bulgaro puntella la difesa da par suo. L’Ascoli è pericoloso solo su due ripartenze nate da errori di Salvatore Esposito (71’ e 79’) ma non le sfrutta a dovere. Quando la partita sembra scivolare su un pari che non serve a nessuna delle due, all’89’ Salvatore Esposito finalmente calcia una punizione efficace, Hristov a centro area brucia tutti e batte Viviano scoppiando in lacrime: un premio meritatissimo per un ragazzo che torna nel modo più bello che un calciatore possa immaginare.

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