Lo Spezia dura solo un tempo. Buon approccio contro la Samp. Kouda riesce subito a pareggiare. Ma nella ripresa ritorna il buio

Neppure un tiro in porta e il pasticcio di Dragowski sul colpo di testa di Depaoli respinto dal palo .

di MIRCO GIORGI -
25 novembre 2023
Buon approccio contro la Samp. Kouda riesce subito a pareggiare. Ma nella ripresa ritorna il buio

Buon approccio contro la Samp. Kouda riesce subito a pareggiare. Ma nella ripresa ritorna il buio

Parte male l’avventura di Luca D’Angelo, sconfitto all’esordio al Ferraris davanti a una cornice di pubblico da serie superiore. La Samp esce dalla crisi con la terza vittoria consecutiva, lo Spezia rimane ancorato al fondo della classifica e non sarà facile uscirne, visto anche l’andamento del derby che ha confermato virtu’ (poche) e vizi (troppi) di una squadra talmente mal costruita da necessitare di riparazioni consistenti a gennaio, onde evitare un clamoroso doppio tonfo consecutivo. Tra i nodi da sciogliere al più presto, il primo è quello di Salvatore Esposito, autore anche oggi di una prestazione ampiamente negativa, iniziata e finita con rifiniture totalmente sballate, un portare palla lezioso e un caracollare lentissimo di stampo amatoriale. Dopo un inizio piuttosto equilibrato, la Samp passa alla prima iniziativa: azione fulminea che passa dai piedi di Sebastiano Esposito e dell’ottimo Borini, Depaoli brucia Elia e segna da ottima posizione.

A differenza della precedente gestione, stavolta lo Spezia reagisce con veemenza: al 14’ un cross di Kouda è salvato con affanno da Depaoli, al 15’ Elia serve Amian, ma il colpo di testa è alto. Al 16’ Verde finalmente riesce a battere una punizione dalla trequarti e si vede: Amian stavolta è sfortunato, il suo colpo di testa finisce sulla traversa, ma Kouda è il più lesto di tutti a ribadire in rete. Bello il gesto della squadra, che dedica il gol a Ferrer, giocatore e uomo che, aldilà delle vicissitudini odierne, sarebbe servito eccome a questo gruppo così male assortito. La Samp riparte e prima Amian salva su Esposito (19’), poi Bertola è bravissimo a salvare un gol fatto in un due contro uno su Borini servito sempre da Esposito (24’). Un fuoco di paglia il tiro di Kouda fuori (28’), perché un minuto dopo l’Esposito sampdoriano colpisce una traversa clamorosa con un gran gesto tecnico. Drago para con difficoltà sullo scatenato Esposito al 33’, Borini colpisce un palo esterno al 36’ su azione Ghilardi-Esposito (male Amian nella circostanza). All’intervallo un po’ di bagarre su un sospetto rigore (mani di Bertola) costa l’espulsione a Pirlo.

Passata senza danni la bufera, nella ripresa i ritmi calano e la partita sembra andare verso il pareggio. Al 66’ Verde ruba una palla interessante ma in area non c’è nessuno. Dragowski conferma la sua scarsa forma quando al 69’non trattiene un tiro da lontano di Esposito, rimediando in due tempi. Lo Spezia non sfrutta nemmeno l’infortunio di Borini, dando l’impressione che non segnerebbe nemmeno se in campo scendessero legioni di Angeli. Al 78’, improvvisamente, l’equilibrio si spezza: cross di Vieira, Depaoli colpisce di testa (Nikolaou da solo contro due) e colpisce il palo interno, la palla esce e incoccia su un Dragowski completamente fermo e privo di reattività. Un po’ di panchina a questo punto sarebbe opportuna per il portiere polacco, mai più tornato ai suoi livelli dopo l’infortunio. Molto male anche Zurkowski, l’ombra di se stesso per i suoi guai fisici ormai cronici. Peccato perché la prestazione complessiva c’è stata, la squadra ha mostrato un’anima totalmente diversa, ma se non si segna ogni discorso è vano.

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