Lo Spezia non molla e risorge a Pisa. Kouda la sblocca, pari nerazzurro poi le magie di Verde con doppietta. Ma ora il fantasista andrà al Palermo
Falcinelli fa un assist e reparto da solo in attacco, Mateju si conquista il rigore. Sofferenza nel finale
Nella partita più attesa dell’anno d’ambo le parti, lo Spezia risorge e sbanca l’Arena Garibaldi per la settima volta in un secolo, seconda in B (la precedente lo 0-1 del 35/36, gol di Benassi), con un 2-3 che ricorda l’ultimo acuto dell’11 ottobre 2004, rigore di Coti e doppietta di Guidetti, con questo scusandoci per le dimenticanze di ieri. D’Angelo inserisce dall’inizio tre dei nuovi quattro acquisti: Mateju e Vignali esterni di centrocampo nel 3-4-1-2, Falcinelli centravanti di grande esperienza, quella che secondo alcuni non serviva. Il Pisa parte attaccando con una certa insistenza ma si sa, i derby sono partite pazze, così lo Spezia passa al 20’ sul primo affondo con una giocata pane e salame: Hristov dalle retrovie lancia Vignali sulla sinistra, cross dal fondo per Kouda, il cui rasoterra di prima non lascia scampo a Nicolas. Il Pisa reagisce con veemenza: D’Alessandro innesta la quinta e il suo tiro a giro trova Zoet pronto (22’), poi un altro paio di situazioni insidiose fino al 31’ quando Arena, entrato in area, protegge il pallone sulla linea di fondo e Vignali lo stende in modo netto quanto inutile. Torregrossa spiazza Zoet ed è 1-1 e palla al centro.
Lo Spezia riparte con veemenza: al 34’ Vignali scarica sull’esterno della rete un destro violento su appoggio di testa di Kouda, al 36’ Verde chiude quasi sicuramente la sua avventura in maglia bianca con una meraviglia delle sue: servito da Falcinelli sul vertice destro dell’area, si inventa un tiro a giro che si insacca al sette alla destra del portiere pisano. Falcinelli è il classico centravanti da pick and roll, sigilla i palloni con grande mestiere e conquista diverse punizioni. Sugli sviluppi di una di queste, al 42’, Vignali da destra sfiora il palo. Proteste spezzine, il Var verifica che il pestone di Esteves su Mateju è da sanzionare e l’internazionale Mariani indica il dischetto. Verde e banalità non vanno d’accordo, è noto: il cucchiaio spiazza Nicolas e annichilisce l’Arena all’intervallo. Aquilani rimescola le carte, passa al 3-4-3 togliendo Veloso per il còrso Tramoni, più adatto a certe battaglie. Il Pisa abbandona le geometrie e carica a testa bassa, lo Spezia quando riparte è letale: al 57’ Falcinelli si inserisce tra Caracciolo e Nicolas e obbliga il portiere a stenderlo a un passo dall’area, al 60’ l’ex Modena lancia Kouda che segna, ma in fuorigioco, infortunandosi nel calciare. Pietra viene gettato nella mischia, il Pisa continua il suo assedio e passa al 76’: Cassata perde malamente una palla a centrocampo. Esteves lancia D’Alessandro, il cui passaggio per Bonfanti è il più comodo degli assist, dopo che al 71’ lo stesso attaccante aveva sbagliato un comodo tap-in sulla ribattuta di Zoet su D’Alessandro, uno dei migliori in maglia nerazzurra, che si infortunerà nel finale. il portiere olandese mette la sua firma al 91’, alzando sopra la traversa un colpo di testa di Tourè. Ancora un paio di pericoli nel recupero e finalmente, almeno per una sera, il pubblico spezzino può esultare per una grande impresa.
Sperando che il finale di mercato non rovini tutto ancora una volta. Sembra infatti che Verde abbia già l’accordo con il Palermo e domani siano già state fissate le visite mediche. Riuscirà la doppietta di Pisa a farlo tornare sui suoi passi?
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