Lo Spezia sa lottare e vincere. Parte male, rimonta lo svantaggio. Gol da applausi di Verde e Di Serio. Nella ripresa a segno Muhl e Moro

Il Cittadella rimane in 9 per due espulsioni alla fine del primo tempo, ma le Aquile erano già avanti

di MIRCO GIORGI -
18 febbraio 2024
Parte male, rimonta lo svantaggio. Gol da applausi di Verde e Di Serio. Nella ripresa a  segno Muhl e Moro

Parte male, rimonta lo svantaggio. Gol da applausi di Verde e Di Serio. Nella ripresa a segno Muhl e Moro

Lo Spezia riesce finalmente a "espugnare" il Picco per la seconda volta, stacca le ultime tre, dà un senso al punto di Terni e con otto punti nelle ultime quattro comincia a minacciare quelle che precedono in ottica salvezza diretta, che da ora non è più una chimera. E pensare che era cominciata malissimo: passano appena 70 secondi quando una punizione dal limite destro di Vita, fatta ribattere dall’arbitro per scaramucce in area, arriva a Pandolfi, che segna un gran gol al volo. Lo Spezia accusa il colpo e fatica a venirne fuori, anche perché il Cittadella pressa come al solito e in più ci mette un bel carico di calcioni. Fortunatamente, a differenza di molti colleghi anche di A, Gualtieri è un arbitro che tira fuori i cartellini e questo alla lunga sarà decisivo. D’Angelo schiera il 4-4-2, con Verde e Jagiello ali classiche a sostegno di Falcinelli e Di Serio punte, Esposito e l’uomo ovunque Nagy a centrocampo, difesa con Mateju, Muhl, Nikolaou e Cassata. Gli Aquilotti tentano dalle fasce: al 10’ il cross di Cassata da sinistra è sventato dalla difesa con affanno, al 13’ quello di Verde da destra non trova nessuno. Al 20’ il primo break, con Di Serio che salta netto Angeli, che lo stende al limite. La punizione di Verde non è trattenuta dal portiere, l’inserimento di Nikolaou è ribattuto in corner. Il Cittadella punge al 24’, ma la bomba di Carriero dal limite è alta. Lo stesso Carriero al 33’ chiama triangolo a Pittarello e conclude fuori. Per sbloccarla ci vuole un episodio e questo arriva al 37’: punizione dai 22 metri, Verde tira fuori un colpo paramaradoniano dei suoi e il pallone finisce sotto la traversa.

Lo scenario muta d’improvviso, lo Spezia sfrutta l’onda e al 40’ la ribalta con un’azione veloce che finisce nei saggi piedi di Falcinelli, che serve Di Serio con un cross al bacio che l’ultimo arrivato insacca di testa: due gol in una partita e spiccioli sono un bel biglietto da visita per l’ex atalantino. Branca perde la testa, manda platealmente a quel paese l’arbitro, il quale lo espelle (quanti big di A, specie contro lo Spezia, non hanno avuto lo stesso trattamento…). Gli orogranata, penalizzati da molte assenze in difesa, sbandano e nel recupero Angeli abbatte Cassata rimediando il secondo giallo.

Nella ripresa lo Spezia in doppia superiorità fa subito quel che deve e in quattro minuti cerca e trova il terzo gol: punizione di Verde da destra, palla millimetrata sulla testa di Muhl, che insacca. A questo punto la partita è in discesa, lo Spezia costruisce ma non finalizza diversi contropiedi, segna con Falcinelli al 70’, ma in fuorigioco. Quando tutto sembra finito, lo Spezia riapre la partita con un incredibile errore in cooperazione tra Nikolaou, Muhl (che ha l’attenuante di non aver voluto spendere il doppio giallo) e Zoet che porta in rete l’incredulo Magrassi, appena subentrato (77’). Il Cittadella prova un altro paio di sortite, ma al 92’ la partita si chiude definitivamente quando, sull’ennesimo contropiede, Pio Esposito serve Moro e Sottini non può far altro che stenderlo. Moro spiazza Kastrati e finalmente il Picco esulta dopo tanti rospi mandati giù in malo modo. Forse il vento è davvero cambiato.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su