Moro sogna un gol contro il Pisa: "Ma conta soprattutto la vittoria"

"Contento di essere a Spezia, la città mi piace tantissimo e la gente è molto legata alla squadra"

di FABIO BERNARDINI -
6 ottobre 2023

L’idolo Lewandowski e il sogno di un gol nel sentitissimo match contro il Pisa, lui che di derby se ne intende avendo già segnato reti importanti contro il Palermo quando militava nel Catania. L’attaccante Luca Moro è carico per la gara di domenica: "Sarebbe il massimo ritornare al gol nel derby, potrebbe essere la partita giusta, proverei un’emozione fortissima".

Moro, sabato scorso è arrivata la prima vittoria, un segnale incoraggiante in vista del derby di domenica.

"È stato uno sblocco vitale per tutta la squadra, ci voleva. Vincere aiuta a vincere, eleva il morale, crea un po’ più di entusiasmo e legami. È stato bello vivere quelle emozioni, ora ci sono molti più sorrisi e spensieratezza. Ed è un successo che ripaga i tifosi per la loro passione".

Un pensiero alla Serie A c’è sempre o l’obiettivo principale è la salvezza?

"Il primo step consisteva nel conseguire la vittoria e ci siamo riusciti. Adesso, passo dopo passo, prenderemo consapevolezza. Solo con il passare delle giornate riusciremo a capire bene i nostri obiettivi".

È stato protagonista di un avvio di campionato col botto con la doppietta di Bolzano, poi quel maledetto rigore di Catanzaro che ha un po’ rotto l’incantesimo. E dire che lei è uno specialista visto i dieci penalty realizzati a Catania. Quanto ha pesato quell’errore sulle prestazioni successive? "È pesato nell’immediatezza, ma poi mi sono ripreso. È stata la prima volta che ho sbagliato un rigore nella mia carriera professionistica. Nelle partite successive a quella di Catanzaro sono venute a mancare un po’ le prestazioni, non certo l’impegno. Di sicuro non mi devo concentrare solo sul gol, altrimenti rischio di incartarmi, sono comunque fiducioso per il prosieguo".

Prima il 4-3-3 ora il 3-4-1-2, con quale sistema si trova più a suo agio?

"I movimenti li ho più naturali con il 4-3-3 non avendo mai giocato con il 3-4-1-2, ma ora sono già tre settimane che lavoriamo sul nuovo sistema. Se un mister ha una certa idea di gioco bisogna adattarsi e debbo dire che a me piace avere un attaccante a fianco".

Dopo i sei gol dello scorso anno a Frosinone, l’obiettivo è la doppia cifra?

"Sì, assolutamente. Dovrà essere un anno importante per la squadra e per me. Ci sono tutte le carte in regola affinché questa sia la stagione della svolta per il sottoscritto, voglio puntare al massimo per arrivare in alto".

Il direttore Angelozzi, che lei ha avuto lo scorso anno a Frosinone, che consigli le ha dato?

"L’ho sentito prima di venire qui, mi ha raccomandato di comportarmi bene, mi ha descritto Spezia come una città molto bella, dove si vive ottimamente, animata da tifosi che per calore sono simili a quelli del Catania. E in effetti la città mi piace tantissimo, si vede che la gente è molto legata alla squadra. Peccato non aver ancora provato le sensazioni forti del ‘Picco’, spero che i nostri supporter vengano a sostenerci in massa a Cesena visto l’importanza della partita, per noi è fondamentale il loro supporto".

Macia le ha conferito la responsabilità di guidare l’attacco aquilotto, ne sente il peso? "So che quest’anno avrò un ruolo importante, la dirigenza mi ha trasmesso tanta fiducia che per me è fondamentale per rendere al meglio. Per chi gioca a calcio è solo un piacere l’attribuzione di una simile responsabilità".

Lei è del Sassuolo, da quel club sono andati in Nazionale Berardi, Raspadori, Scamacca, si prefigge questo exploit dopo il precedente stage alla corte di Mancini?

"È il mio sogno, so che dipende da me, la maglia della Nazionale è uno dei motivi del lavoro di tutti i giorni".

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