Porta la firma di Vecchio l’ultima vittoria a Modena

Risale a 29 anni fa: "Segnai il pari al 93’ e un minuto dopo Zian il gol del 2-1"

di FABIO BERNARDINI -
22 febbraio 2024
Porta la firma di Vecchio l’ultima vittoria a Modena

Porta la firma di Vecchio l’ultima vittoria a Modena

L’ultima vittoria delle Aquile a Modena risale a ben 29 anni fa, esattamente al 12 marzo 1995 quando i bianchi batterono nel recupero i canarini. A mettere un sigillo determinante per il successo aquilotto al ‘Braglia’ fu l’allora capitano Beppe Vecchio, attuale tecnico della Primavera bianca.

Mister Vecchio, le cito la seguente formazione: Menghini, Nincheri, Affuso, Sabbadin, Vecchio, Cappelletti, Labardi, Tricarico, Zian, Dalla Costa, Castelli. Quali ricordi?

"Un gruppo stupendo composto da ragazzi che giocavano con passione e voglia. Avevamo attaccamento alla maglia, senso di appartenenza e eravamo molto radicati nel tessuto sociale spezzino. Una grande famiglia. Un calcio diverso, fatto di sentimenti e romanticismo. Eravamo allenati da un grandissimo mister come Onofri, formidabile durante la settimana, incontenibile la domenica quando litigava con tutti. E poi c’era un ds come Fiorini che era capace di creare un’empatia unica con il gruppo".

Quell’undici sopra citato riuscì a battere il Modena a domicilio 29 anni fa.

"Il Modena era una delle candidate alla Serie B. I padroni di casa si portarono in vantaggio con un rigore di Pellegrini, ma noi lottammo fino alla fine e al 93’ riuscii a realizzare il gol del pareggio con un tapin in scivolata. La nostra esultanza divenne apoteosi un minuto dopo quando, su azione di contropiede, Zian realizzò il 2 a 1 con la complicità di Mezzetti. Ricordo ancora la nostra gioia irrefrenabile e il battibecco tra l’allora presidente degli emiliani Farina e Onofri. Era una squadra da un cuore immenso, che non mollava mai".

Era uno Spezia povero ma bello che per un nulla sfiorò i playoff.

"Iniziammo il campionato decurtandoci il 20 per cento degli emolumenti per consentire al club di iscriversi, lo terminammo con cinque mesi di stipendi arretrati. Nonostante ciò disputammo un grande torneo".

Come nel 1995, lo Spezia di D’Angelo arriverà al confronto del ‘Braglia’ forte di una serie di risultati utili consecutivi. Impresa replicabile?

"Me lo auguro con tutto il cuore, spero che la nostra vittoria passi nel dimenticatoio a beneficio di un nuovo successo con i gol di Falcinelli e Di Serio".

Lo spirito aquilotto che trasmette ai suoi ragazzi un marchio di fabbrica dello Spezia.

"A loro ripeto sempre che un aquilotto deve avere passione per ciò che si fa, senso di appartenenza e rispetto per la storia del club. Chi gioca nello Spezia sa che non deve mollare mai, deve mettere il cuore oltre tutto perché la storia delle Aquile è questa. È la gente spezzina che chiede questo spirito e noi lo dobbiamo rispettare. Quando indossano la maglia bianca devono avere i brividi".

La sua Primavera sta facendo molto bene. Le cito Benvenuto e Di Giorgio, sono pronti per la prima squadra?

"Stiamo facendo un percorso da tre anni con i ragazzi 2005 che sta dando i suoi frutti e stiamo preparando i 2006 per la prossima stagione. Dei 30 giocatori in totale, 27 sono del territorio. Il nostro obiettivo è preparare giocatori per la prima squadra, un po’ com’è successo con Candelari. Di Giorgio e Benvenuto sono due atleti cresciuti tanto, deciderà il direttore Macia".

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