Reca crede nel gruppo: "Torneremo a sorridere"

"Non è stata la partenza che volevamo, ma non siamo neppure morti e sepolti"

di FABIO BERNARDINI -
21 settembre 2023
Reca crede nel gruppo: "Torneremo a sorridere"

Reca crede nel gruppo: "Torneremo a sorridere"

Fiducia e speranza nelle parole del difensore aquilotto Arkadiusz Reca: "Non siamo morti e sepolti, credo in questo gruppo, ci rialzeremo".

Reca, un avvio col botto, poi l’infortunio che le ha tarpato le ali. Qual è il suo livello di forma attuale?

"Ho avuto ottime sensazioni per tutto il ritiro e anche la prima partita di campionato era iniziata molto bene, tanto che avevo trovato il gol. Poi è arrivato un problema muscolare che mi ha costretto ai box per un paio di settimane ma ora mi sento nuovamente bene. A Venezia sono stato in campo per tutti i 90’, oltretutto in una partita giocata a ritmi altissimi".

Probabilmente le sue qualità emergono maggiormente con il 3-5-2 rispetto al 4-3-3.

"In carriera ho giocato tanto con il 3-5-2, un sistema che permette una maggior copertura alle spalle, ma non ho alcun problema a interpretare la difesa a quattro come laterale sinistro, serve solo un po’ più di attenzione in fase difensiva. Sia il 3-5-2 che il 4-3-3 consentono di andare con continuità in attacco, quindi mi trovo a mio agio".

È uno dei veterani, si sente di interpretare un ruolo di stimolo, di forza, di equilibrio per i compagni più giovani?

"So bene l’importanza che i calciatori più esperti hanno all’interno di uno spogliatoio, tutti noi cerchiamo di aiutare i più giovani a spingere sempre al massimo. In questo momento nel quale i risultati non ci stanno sorridendo, l’unità del gruppo, la concentrazione e le parole giuste dette al momento giusto, sono la chiave per tornare a sorridere tutti insieme".

Voi reduci dalla Serie A avete assimilato l’idea della nuova dimensione della Serie B o, com’è parso in queste prime battute, fate ancora fatica?

"Abbiamo fatto un ottimo pre-campionato e anche a Bolzano, se non fosse stato per il gol subito nel recupero, avremmo iniziato con una vittoria. Poi ci siamo imbattuti in tre risultati negativi, molto diversi l’uno dall’altro, raccogliendo molto meno di quanto avremmo meritato. È evidente che dobbiamo crescere molto e lavorare, ma è anche chiaro che in Serie B non esistono partite scontate, si può vincere o perdere con tutti".

Tre sconfitte consecutive, ambizioni di A accantonate? "Non è stata la partenza che volevamo. È chiaro. Ma non penso nemmeno che siamo morti e sepolti. Nel calcio tutto gira, basta lavorare e impegnarsi".

Sabato un match molto sentito e temibile contro la Reggiana, ancora in ‘trasferta’.

"Giocheremo in campo neutro, ma lo sapevamo fin dall’inizio. Né noi, né loro abbiamo ancora vinto. servirà concentrazione alta, carattere e grande voglia di andare a prendere quanto c’è mancato fino ad oggi".

Cosa si sente di dire ai tifosi?

"L’applauso del ‘Penzo’ a fine gara è stato molto importante per noi, perché i tifosi hanno compreso che abbiamo dato tutto. La loro vicinanza ci darà una grande mano".

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