Spezia, decisive le prossime quattro partite. Dopo il derby col Pisa si tireranno le somme

Alvini gode della totale fiducia da parte della società. Ma serve un cambio di rotta per poter continuare a puntare almeno ai playoff

di FABIO BERNARDINI -
19 settembre 2023
Spezia, decisive le prossime quattro partite. Dopo il derby col Pisa si tireranno le somme

Spezia, decisive le prossime quattro partite. Dopo il derby col Pisa si tireranno le somme

Le prossime quattro partite saranno determinanti per definire il tipo di campionato che lo Spezia disputerà. I match casalinghi (si fa per dire...) contro la Reggiana e il Brescia, la trasferta di Piacenza contro la Feralpisalò e il derby con il Pisa (si spera al ‘Picco’), saranno la cartina al tornasole per capire le reali potenzialità delle Aquile e, conseguentemente, gli obiettivi da conseguire nell’attuale torneo: raggiungimento dei playoff (un’utopia in questo momento parlare di promozione diretta) o limitarsi a ottenere la salvezza. Otto partite dall’inizio del campionato rappresentano il giusto compromesso per stabilire, con una buona dose di attendibilità, i pregi e i difetti della squadra aquilotta. Fermo restando che già ora, (ma anche in sede di mercato), alcune lacune appaiono evidenti, in primis la mancanza di un centravanti esperto, di un difensore rapido e di un terzino destro. Giusto, però, dare ai giocatori e a mister Alvini, al momento non in discussione, ulteriore tempo per evidenziare la loro crescita. Alcuni atleti come Dragowski e Amian appaiono, peraltro, già in ripresa. Lo stesso Antonucci, dopo le deludenti prestazioni offerte nelle partite contro Catanzaro e Como, ha dato segnali di vitalità a Venezia, andando vicinissimo al gol in due occasioni. In Laguna l’attaccante aquilotto non è stato assistito dalla buona sorte, brillando invece per generosità visto il lavoro immane svolto sul fronte difensivo per coprire i ‘buchi’ lasciati da Reca & C.. Ci si attende, invece, input di maggiore qualità da parte di Salvatore Esposito, Nikolaou, Zurkowski, Krollis, Cipot, Pio Esposito e dello stesso Moro, decisamente meno incisivo, dopo il rigore sbagliato a Catanzaro, rispetto a quello ammirato nella partita di esordio contro il SudTirol al ’Druso’ di Bolzano. Oltre ovviamente a Muhl il cui inizio di campionato è fino a questo momento assolutamente da dimenticare.

Segnali positivi arrivano da Verde (una fortuna la sua mancata cessione), Bandinelli, Kouda e il giovane Bertola, mentre è auspicabile uno step successivo di efficacia da parte di Cassata, Ekdal, Moutinho, Reca e Elia. Dopo il derby contro il Pisa dell’8 ottobre, che precederà la sosta del campionato, sarà inevitabile tirare le somme, analizzare razionalmente la situazione e valutare se i risultati e le performance sono rispondenti alle aspettative o meno. Il tecnico aquilotto, a fronte di un avvio choc che somiglia molto a quello di Italiano nel 2019 (quattro punti nelle prime sette partite), gode allo stato attuale della fiducia di proprietà e dirigenti. E, per inciso, non è contemplata nessuna ’dead line’ per lui, non c’è quindi nessuna ’ultima spiaggi’. È, però, evidente che dopo il match contro il Pisa la classifica dovrà essere nettamente migliore rispetto a quella attuale, affinché la sua posizione non sia messa in discussione. Ed è ciò che auspichiamo perché il tecnico toscano, per la professionalità e la dedizione alla causa, lo meriterebbe. A metà settimana il responsabile dell’area tecnica Eduardo Macia tornerà a Spezia dopo il periodo di ferie trascorso in Spagna, è quindi possibile possa essere indetta una conferenza stampa per analizzare il mercato estivo e l’allarmante situazione attuale.

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