Spezia e Cittadella, destini incrociati. In pochi mesi situazione capovolta
L’anno scorso veneti in zona playoff e Aquile a fondo classifica. Ultimo match senza curva Ferrovia
Nello scorso campionato, il 23 dicembre 2023, alla 18ª giornata, lo Spezia soccombeva a Cittadella per 4-1, sotto i colpi implacabili di Carriero, Pittarello (2) e Maistrello. Una sconfitta amarissima che relegò i bianchi al terzultimo posto in classifica, in piena zona retrocessione, con soli 16 punti; viceversa il Cittadella conquistò il quinto posto in graduatoria, in piena zona play off, con 32 punti, il doppio di quelli totalizzati dai bianchi. A distanza di quasi un anno la storia si è capovolta, con lo Spezia al terzo posto in classifica, a quota trenta punti e il Cittadella ultimo con 13 punti. Ciò che il calcio toglie, il calcio dà, con lo Spezia che ora ha la grande opportunità di ‘vendicare’ quella debacle senza attenuanti in terra veneta, riprendendo il cammino interrotto a Palermo. Per Hristov, Bandinelli, Salvatore e Pio Esposito, Bertola, Elia, Candelari e Kouda, ovvero i ‘superstiti’ di quella squadra che annaspava nei bassifondi della classifica, la sfida con il ‘Citta’ offrirà stimoli ulteriori nel segno di una sete di rivalsa che il calcio spesso offre. Lo Spezia attuale è agli antipodi di quello che, solo dodici mesi fa infliggeva tribolazioni infinite ai tifosi bianchi. Mister D’Angelo, in un anno di lavoro, ha capovolto i destini della squadra riportandola dalle ceneri agli altari, riconsegnando al club e alla sua gente blasone, ambizioni, orgoglio. Il tutto anche grazie a nuovi innesti che hanno elevato il tasso agonistico del team. Diciannove partite di campionato da imbattuti, quattordici delle quali nell’attuale torneo, terzo posto in classifica e migliore difesa con soli dieci gol subiti non sono numeri frutti della casualità, ma di un lavoro certosino che ha interessato gli aspetti tecnici, tattici, umani. Palermo è stato un incidente di percorso, perfino scontato e prevedibile perché è fisiologico, dopo tante partite da imbattuti, incappare in una giornata storta. Ma i valori intrinsechi di questa squadra non sono assolutamente in discussione. La crescita che la compagine bianca ha prodotto in un anno è sotto gli occhi di tutti: unità, compattezza, fisicità, corsa, tecnica, tattica sono qualità che gli Aquilotti hanno dimostrato di avere in quantità industriale.
Ha ben detto capitan Hristov al termine del match di Palermo: "Siamo gli stessi di una settimana o di un mese fa, nessuna polemica, archiviamo questa partita e pensiamo al Cittadella". Nessun dubbio, dunque, sulle capacità degli uomini di D’Angelo di riprendere il filo interrotto al ‘Barbera’, risfoderando quel furore agonistico, quella voglia di vincere ogni duello, quella sana cattiveria su ogni pallone che sono un marchio di fabbrica aquilotto. Le furie bianche, ne siamo certi, torneranno a spingere sull’acceleratore già da domenica prossima, sostenuti da una tifoseria che con grande maturità ha metabolizzato la sconfitta di Palermo, dandosi appuntamento al ‘Picco’. Sarà l’ultima partita con la curva Ferrovia chiusa, che precederà la grande inaugurazione del 26 dicembre in occasione della sfida contro il Mantova.
Fabio Bernardini
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