Spezia, fare tesoro degli errori e ripartire. Dei sei prestiti solo Nagy potrebbe rimanere

Sarà una lunga estate, sperando in una conferma di D’Angelo e in un direttore sportivo che conosca la B come le sue tasche

di MIRCO GIORGI -
19 maggio 2024

Sta per cominciare una lunga estate tra gente che va e gente che viene. La stagione è terminata con una rosa di 32, tra cui lo sfortunatissimo Crespi, che tornerà solo nel 2025. Sei quelli a fine prestito: Gelashvili (Dinamo Batumi), Jureskin e Nagy (Pisa), Jagiello (Genoa), Pio Esposito (Inter), Moro (Sassuolo). Il terzino croato tornerà sotto la Torre dopo essere stato un oggetto misterioso; Gelashvili può tornare in Georgia senza rimpianti; Jagiello ha un contratto robusto, incompatibile con le esigenze opposte; Moro doveva tornare al Sassuolo già a gennaio; Pio Esposito discuterà con l’Inter il suo futuro, sicuramente non in maglia bianca. Nagy è l’unico che potrebbe rimanere: non rinunceremmo a cuor leggero all’ungherese, che in cadetteria ha un peso importante e che è atteso agli Europei. Ma si dovrà rinegoziare col Pisa il milione e 200mila euro, sperando ci siano margini di trattativa. E’ già scattato invece il riscatto di Di Serio dall’Atalanta, alla prima presenza in maglia bianca.

Aspettando gli eventi, dei rimanenti 25 il portiere Zovko è l’unico in scadenza di contratto e difficilmente sarà prolungato, mentre su Tanco lo Spezia avrebbe un’opzione per due anni che onestamente non eserciteremmo se fossimo nei panni della società. Degli altri 23 (Crespi compreso) non tutti resteranno, per vari motivi. Il mercato fallimentare di Macia obbliga lo spagnolo (o chi lo sostituirà) a compiere dei mezzi miracoli: forse Muhl, con un anno di contratto, è facilmente piazzabile tra Austria e Bundesliga 2, ma chi si prenderà Cipot (scadenza 2027) Corradini (scadenza 2026) o l’incredibile Moutinho (anch’egli con ancora due anni di contratto)? Di ritorno dai prestiti, inoltre, come piazzare Krollis o Scremin, nonché i "peciniani" Beck e Serpe? A parte Scremin, scremare gli altri non sarà facile, perché tutti hanno ingaggi assolutamente sproporzionati alle loro effettive qualità.

Poi c’è il capitolo giovanissimi: Pietra, Candelari e Cugnata. Fossimo nella società li manderemmo a giocare con continuità, ma sono valutazioni che dovranno fare direttore sportivo e allenatore, due caselle da riempire al più presto, sperando in una conferma di D’Angelo e in un direttore sportivo che conosca la B come le sue tasche.

Reca ha ancora un anno di contratto, per evitare di vederlo partire a parametro zero nel 2025 bisognerebbe valutarne la cessione o un rinnovo che non pensiamo sia nei desiderata del terzino polacco; Verde dopo il rinnovo ha un contratto fuori scala per la B. Il nodo decisivo è costituito dalla possibilità che i vari diritti di riscatto siano esercitati: già l’Atalanta vorrebbe rivedere il prezzo fissato per Holm, ma se i nerazzurri nicchieranno, non dovrebbe essere arduo ricavarci anche di più in Premier League; difficile che l’Olympiakos Pireo riscatti Dragowski, che comunque un po’ di mercato lo avrebbe; su Zurkowski conterà molto anche il destino dell’Empoli: impossibile in caso di retrocessione in B, il che varrebbe anche per Bastoni, che riprenderemmo al volo, soprattutto se si riuscisse a vendere bene Salvatore Esposito; Strelec potrebbe finire allo Slovan Bratislava in via definitiva, in caso contrario andrebbe valutato; Antonucci è un prestito secco, mentre Ferrer, se pienamente recuperato, potrebbe essere una delle bandiere dello Spezia 2024/25 assieme agli spezzini Cassata e Vignali, magari rinforzando la componente autoctona.

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