Spezia in crescita, ma bisogna volare bassi. Massima umiltà e cercare di risalire la china

Definito il calendario sino a Natale di tutto il girone di andata. La partita con il Lecco si recupera mercoledì 8 novembre alle ore 18,30

28 settembre 2023

Vietato illudersi. Il pareggio col Brescia va preso per quello che è, un passettino in avanti in una stagione che sarà piena di difficoltà: sarebbe da irresponsabili illudere i tifosi, come pure si è fatto, con dichiarazioni spericolate. Rinfoderare le ambizioni e volare bassi, con la massima umiltà, per cercare di risalire la china mascherando problemi enormi che sono a monte, in una rosa male assortita, con troppi elementi non all’altezza di questo campionato. Finché giocano gli undici di martedì, con un assetto finalmente logico e con massimo due o tre varianti sul tema, si può anche galleggiare, posto che prima o poi qualche partita andrà vinta, se non si vuole precipitare.

Deve far riflettere che la vittoria non sia arrivata nemmeno quando qualche presupposto era stato creato, segno che c’è ancora molta strada da fare, a patto di garantire continuità di prestazioni. Impensabile inoltre ritenere che di qui alla fine del girone di andata infortuni e squalifiche non abbiano il loro peso, col rischio di far scendere nettamente il peso specifico della squadra.

A questo punto un ambiente esasperato si aspetta un segno dal nuovo amministratore delegato Gazzoli, l’unico che avrebbe, deleghe alla mano, il potere di fare qualcosa. C’è un mercato di gennaio da impostare sin da ora per andare a sistemare gravi carenze in tutti i reparti (esemplare il tanto declamato attacco "giovane" che segna un gol, peraltro ininfluente, nelle ultime cinque partite) e sfoltire una pletora di giocatori inutili. Tutto questo dovrà necessariamente passare per un nuovo direttore sportivo che andrà cercato in fretta, perché non è pensabile affidare una ricostruzione così delicata a chi ha preso le redini a gennaio, con la squadra virtualmente salva in A, e appena nove mesi dopo l’ha portata in piena lotta per evitare una seconda retrocessione, dopo aver sperperato decine di milioni in operazioni fallimentari che hanno appesantito il bilancio. Sia chiaro alla proprietà che un eventuale tonfo in C rischierebbe di avere conseguenze fatali per la stessa società, vista la zavorra di contratti capestro impossibili da onorare con entrate risibili. Intanto la posizione di Alvini rimane in un pericoloso stand by: doverosi e quasi fuori tempo massimo il cambio di modulo e l’accantonamento di Salvatore Esposito, che hanno subito portato benefici, il destino del tecnico è inevitabilmente legato ai risultati.

Attenzione alla Feralpi Salò, in piena ripresa dopo un inizio shock, con quattro punti nelle ultime due partite. Prima di pensare al Pisa sarà bene concentrarsi su questo scoglio, potenzialmente ferale. La ferale Feralpi, chi l’avrebbe detto a gennaio, ultima vittoria esterna a Torino? Il calcio, sublime metafora della vita, premia e punisce con implacabile puntualità.

Intanto sono state definite le date delle partite dalla 10ª alla 19ª giornata: Palermo-Spezia alla ripresa dopo la sosta lunedì 23 ottobre alle 20,30; Spezia-Cosenza sabato 28 ottobre alle 14; Cremonese-Spezia domenica 5 novembre alle 16,15; Spezia-Ternana domenica 12 novembre alle 16,15; Sampdoria-Spezia venerdì 24 novembre alle 20,30; Spezia-Parma sabato 2 dicembre alle 16,15; Ascoli-Spezia sabato 9 dicembre alle 14; Spezia-Bari venerdì 15 dicembre alle 20,30; Cittadella-Spezia sabato 23 dicembre alle 14. Fissato anche il recupero Lecco-Spezia mercoledì 8 novembre alle 18,30.

Mirco Giorgi

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