Spezia, l’impronta di D’Angelo. Dal suo arrivo rendimento da ’big’. È diventato il paladino dei tifosi

Il tecnico Luca D'Angelo conquista il cuore dei tifosi dello Spezia con risultati straordinari e umiltà, diventando un leader amato e rispettato.

di FABIO BERNARDINI -
1 ottobre 2024
Dal suo arrivo rendimento da ’big’. È diventato il paladino dei tifosi

Oltre mille tifosi aquilotti hanno seguito lo Spezia al ’Mapei’ di Reggio Emilia per il match contro il Sassuolo (Fotofiocchi)

Tutti in piedi per l’Omone. Mister Luca D’Angelo è sempre più nel cuore degli spezzini, al punto da essere ormai iscritto nella top ten degli allenatori più amati della lunga storia bianca. Dal giorno del suo arruolamento alla guida della formazione aquilotta (15 novembre 2023), l’indice di gradimento nei suoi riguardi è cresciuto sempre di più. In neanche un anno di permanenza in riva al Golfo, il tecnico pescarese è riuscito nella duplice impresa di risollevare lo Spezia dal baratro ridandogli una dignità sportiva che blasone e tifoseria meritano e, altresì, debellare la diffidenza tipicamente spezzina, conquistando tutti per risultati coniugati a semplicità nei comportamenti. Un uomo vincente del popolo, in un territorio popolare, che i tifosi del club Cavatorti’ hanno già premiato con l’Aquilotto dell’anno 2024. Sul piano sportivo i numeri certificano la grandezza dell’allenatore. Nello scorso campionato, il tecnico aquilotto ha salvato una squadra in caduta libera (solo dieci punti in tredici partite nella gestione Alvini), ribaltando la storia con 34 punti totalizzati in 25 partite, frutto di otto vittorie, dieci pareggi e sette sconfitte. Anche nei momenti più duri, quando tutto sembrava perduto (sconfitta casalinga contro la FeralpiSalò) D’Angelo non si è mai abbattuto, tenendo la barra dritta da autentico leader. "Questa squadra la salviamo", ripeteva con coraggio, per poi passare dalle parole ai fatti con una salvezza dal valore inestimabile che vale come una vittoria di un campionato.

Per intendersi, nella scorsa stagione, con l’avvento di D’Angelo, il rendimento della squadra aquilotta è passato da una media punti di 0,76, propria di una retrocessione diretta, a una media di 1,46 quasi da playoff. Nell’attuale campionato il rendimento della formazione aquilotta, l’unica imbattuta in Serie B, è ulteriormente salita a una media di 1,85 a partita. Tredici i punti totalizzati dalla truppa allenata da D’Angelo, frutto di tre vittorie casalinghe e quattro pareggi esterni, tre dei quali ottenuti con le corazzate Pisa, Cremonese e Sassuolo, secondo posto in classifica, sette risultati utili consecutivi in gare ufficiali (c’è stata la sconfitta di Salerno in Coppa), dodici se si considerano le partite di campionato (dal 20 aprile 2024, Spezia-Sampdoria), media inglese perfetta. Con la perla di una classifica dell’anno solare che vede lo Spezia al secondo posto con 40 punti realizzati, al pari del Pisa, secondo solo alla Cremonese. Numeri entusiasmanti che fanno sognare un’intera tifoseria la quale, in queste ore, sta inonando di complimenti gli Aquilotti e, soprattutto, mister D’Angelo, l’uomo giusto nel posto giusto, "il nostro condottiero".

Un affetto non banale quello degli spezzini per il tecnico abruzzese, sincero e genuino, sicuramente non di convenienza perché sviluppatosi nei momenti difficili dello Spezia in zona retrocessione. Un’affinità elettiva nata e cresciuta a dispetto dei precedenti pisani dell’Omone, riconducibile alla serietà, professionalità e semplicità con le quali il pescarese si è sempre palesato. Mai una parola fuori posto, anche nei riguardi degli addetti ai lavori, un approccio mediatico schietto, con pochi fronzoli, privo di borie o presunzioni, a volte diplomatico ma solo per il bene comune. Si dice di lui che sia uomo di poche parole, certo è che quelle che proferisce colpiscono nel segno e aprono i cuori: emblematico l’elogio "Pubblico incredibile" dopo il derby. D’Angelo non è tipo social, ma alcuni messaggi inviatogli dagli spezzini li ritagli nell’album dei ricordi: "Mister numero uno assoluto", "Era un po’ che non si vedeva un allenatore così a Spezia, speriamo sia in eterno", "Sei il nostro condottiero, con te fino al traguardo".

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