Spezia, la rottura Macia-Platek sugli ultimi acquisti. Le voci di cessione della società

Emergono gli scenari che hanno portato alla sospensione del direttore dell’area tecnica

di FABIO BERNARDINI -
29 luglio 2024
Eduardo Macia

Eduardo Macia

La Spezia, 29 luglio 2024 – La sospensione di Eduardo Macia dall’attività di responsabile dell’area tecnica, nel bel mezzo del mercato, ha determinato un terremoto nell’ambiente sportivo. Basta dare una scorsa ai commenti dei tifosi sui social per comprendere quanto il livello di preoccupazione stia crescendo a livello esponenziali: “Tempi e modi sbagliati, non vorremmo sia il prologo a cessioni di giocatori importanti”. Tralasciando lo scivolone a livello di immagine in cui il club è incorso, dato che è quanto meno inusuale rimuovere il proprio direttore tecnico il 27 luglio senza spiegarne i motivi, ciò che realmente sta accrescendo le tensioni sono le tempistiche e le modalità in cui questo allontanamento è maturato. E dire che solo l’11 giugno scorso, il presidente Philip Platek dichiarava: “Credo che la direzione tecnica abbia preso la strada giusta a gennaio. Mister D’Angelo ha espresso il suo gradimento per l’area tecnica, cosicché non saranno apportate modifiche, ma continueremo uniti”.

Nel giro di un mese e mezzo tutto stravolto con buona pace per la programmazione e le stesse certezze che un club dovrebbe infondere ai propri supporter. I quali, per inciso, a fronte di un mercato in entrata non certo esaltante, hanno dimostrato per l’ennesima volta un grande attaccamento ai colori sociali rinnovando in massa gli abbonamenti (3378 le fidelizzazioni alle 18 di ieri, meglio dell’anno scorso quando si chiuse la prelazione a 3243). Da ciò che emerge, le diversità di vedute tra i Platek e Macia sul modus operandi da attuare per addivenire a una riduzione del monte ingaggi ha portato alla clamorosa rottura, ma nel mezzo potrebbe rientrarvi anche un allontanamento sollecitato dai potenziali nuovi acquirenti del club.

Riguardo il primo aspetto, già per il riscatto di Nagy, costato un milione, Macia era intervenuto per accelerare l’operazione, non trovandosi del tutto allineato con la proprietà, ma è nell’affare concretizzato con il Palermo per Nikolaou in rosanero, Soleri, Aurelio (e cash) a Spezia, che si sarebbero registrate le maggiori freddure tra le parti, con gli americani che avrebbero gradito in primis soldi piuttosto che una contropartita tecnica. O, quanto meno, un’accelerata per le altre cessioni eccellenti. La goccia che ha fatto traboccare il vaso ha riguardato gli accordi sanciti da Macia per Pio Esposito, Sarr e Bertinato (quest’ultimo ancora da concretizzare). I Platek, in un’accesa video conferenza, avrebbero appuntato a Macia la forzatura delle tre operazioni in entrata, nonostante non si fosse arrivati alle cessioni degli ulteriori esuberi illustri come da indicazioni. La vendita di Bastoni al Cesena, non a caso, ha ‘liberato’ l’ingaggio di Sarr.

Ma le ansie degli appassionati dei colori bianchi non si limitano al siluramento di Macia, bensì al futuro dello Spezia, visto che le voci sempre più ricorrenti di una trattativa ben avviata per la cessione del club tra Robert Platek e due possibili investitori (un gruppo imprenditoriale italiano e un fondo straniero), stanno determinando non pochi interrogativi sul futuro. “Se gli americani sono intenzionati a cedere lo Spezia - è il leit motif - almeno lo lascino in buone mani, evitando di indebolire la squadra”.

Le preoccupazioni di tutti vertono, infatti, su altre potenziali cessioni di giocatori importanti, in aggiunta a Zurkowski, Krollis, Verde e Antonucci. Per quest’ultimo tutto fatto il trasferimento al Cesena. Ieri il ds Melissano era impegnato a definire gli ultimi dettagli della cessione dell’attaccante ai romagnoli, probabilmente con la formula del prestito con obbligo di riscatto a 1,5 milioni di euro. Certo è che tra le priorità maggiormente avvertite dalla tifoseria, in questo momento, vi è la chiarezza sui programmi, non sarebbe male all’uopo un intervento chiarificatore dei vertici societari dopo il terremoto.

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