Spezia, passaggio a vuoto. Capire gli errori e ripartire
La prima sconfitta stagionale a Palermo non è stata frutto di singoli episodi . Nulla però cancella quanto di buono ha fatto finora la squadra di D’Angelo.
Approfondire i perché di una sconfitta, analizzare gli errori, se ce ne sono stati. Questo farà (anzi sta già facendo) Luca D’Angelo dopo il ko. dello Spezia col Palermo di domenica pomeriggio. Inatteso? Può darsi. Frutto di episodi? No, anche se probabilmente era così che ce l’aspettavamo la prima battuta d’arresto degli aquilotti, in un match magari giocato colpo su colpo, come ne sono capitati, ma deciso da una fiammata occasionale. Il Palermo, invece, ha meritatamente vinto, costruendo il suo successo con una partenza incredibile. E pensare che l’obiettivo di D’Angelo era iniziare proprio in quel modo, come aveva fatto col Sudtirol. Non c’è riuscito, ma per qualità altrui. Cosa ha raccontato la partita del ‘Barbera’? Intanto che nessuno è invincibile (tranne la squadra bianca di Mandorlini in quel magico campionato di Serie C2). Poi, che esistono antagonisti, costruiti per salire di categoria e magari in una giornata di grazia, tanto da essere superiori a qualsiasi avversario. Non sono bastate le splendide parate di Gori, se diversi giocatori non sono stati al loro livello. Quando capita questa situazione ad un paio di elementi si può perfino ovviare, bilanciando coi compagni in campo o con delle sostituzioni.
Se invece è almeno metà della formazione titolare ad essere sotto tono (senza dubbio Mateju, Nagy, Cassata, Elia, Soleri, poi anche Di Serio), è un problema. Niente di preoccupante e chi lo spara sentenze, era semplicemente lì che attendeva lungo la riva del fiume, di scaricare la propria negativa frustrazione. Certo, c’è da ragionare, senza ansia e neppure pensando alle solite frasi fatte del ‘non eravamo campioni prima, non siamo brocchi adesso’. Non eravamo campioni prima, bene, ok, ma certo lo Spezia si è dimostrato quadrato, attento e di qualità, con un affiatamento e un’intesa fuori dal comune. E questo non sarà certo una prestazione opaca, un avversario forte e una giornata no a negarlo.
Marco Magi
Continua a leggere tutte le notizie di sport su