Un attaccante alla Nzola. La richiesta di D’Angelo

La punta sarà affiancata all’inamovibile Pio Esposito. Moro ritornerà al Sassuolo. Il tecnico aquilotto punterà sul sistema di gioco 4-3-1-2, oppure sul 4-4-2.

di FABIO BERNARDINI -
30 dicembre 2023

Una punta dinamica, di struttura, modello Nzola o Okereke per intendersi, da affiancare all’inamovibile Pio Esposito. Queste le indicazioni fornite da mister Luca D’Angelo all’area tecnica per rinforzare l’attacco, ritenendo Luca Moro, autore di tre gol in 15 partite, non depositario delle caratteristiche tecniche richieste, troppo simile per dna a Pio. Moro sarà, pertanto, rigirato al Sassuolo, club che provvederà a piazzarlo in Serie B: Sampdoria e Catanzaro le pretendenti. Il profilo individuato da Macia, Melissano e D’Angelo per sostituire il bomber di Sant’Elena è quello di Frank Tsadjout, classe 1999, solo 8 gol in 66 partite disputate in Serie B dal 2020 ad oggi nelle file di Cittadella, Pordenone, Ascoli e 3 in Serie A nella Cremonese. In stand-by il 27enne George Puscas del Genoa - 38 gol in 128 partite in cadetteria - che D’Angelo ha già allenato al Pisa, sul quale pesa l’elevato ingaggio di 900mila euro annui. Tra l’altro l’attaccante rumeno è in cima alla lista dei desideri del Como che non bada a spese pur di rinforzare la squadra. Non arriverà lo spezzino Mulattieri, destinato al Frosinone o a una big della B. Di sicuro D’Angelo vorrebbe in tempi rapidi il neo attaccante in grado di coesistere con Pio Esposito, fermo restando che anche dal 18enne partenopeo ci si attende una crescita più accelerata, ergo un maggior numero di gol rispetto ai due fino ad ora realizzati in 19 gare. Alla ripresa il tecnico potrebbe già disporre del terzino Vignali dal Como, ma si sta lavorando anche al terzino sinistro che non sarà, per inciso, il ventenne franco-argentino Franco Carboni dell’Inter, in prestito al Monza, che radio mercato dava vicino al club bianco.

Due i sistemi di gioco sui quali il tecnico abruzzese punterà in pianta stabile: il 4-3-1-2 e il 4-4-2. In entrambi i moduli è prevista la partecipazione alla manovra offensiva di due attaccanti, uno di movimento e l’altro punta di riferimento a fungere da boa per smistare e creare gli spazi di inserimento. Un ruolo fondamentale nella scelta del modulo sarà dettato dallo stato di forma di Antonucci che, nel ruolo di trequartista, nel 4-3-1-2, dovrebbe esprimere al meglio le sue capacità tecniche, come accadde al Cittadella. Qualità tecniche non pervenute, però, nelle ultime esibizioni, in particolare al ‘Tombolato’ dove il suo impiego, a ridosso delle punte, non ha dato gli esiti sperati. Nel ruolo potrebbe adattarsi anche Verde, libero di spaziare e mettere in mostra le sue indubbie capacità, ammesso e non concesso che il fantasista napoletano, a fronte di eventuali richieste, decida di restare. Il 4-4-2 è un’ipotesi che potrebbe prendere campo se oltre a Vignali arriverà anche il terzino sinistro. In quel caso si ‘libererebbero’ a centrocampo Amian e Elia. In subordine resta il 4-3-2-1 già applicato a più riprese.

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