Storie del calcio: "Dalla coppa Italia vinta ai rigori, alla partita contro i Santos a New York, ma il mio ruolo di libero oggi non c’è più. Ora mi dedico a lavoro e ceramica». "Io, pesarese a Bologna destinato a marcare il grande Pelè»

A Franco Battisodo, che ha giocato anche con Bulgarelli e Savoldi ed ex capitano della Vis, intitolato un club di tifosi rossoblù in città

14 ottobre 2023
"Io, pesarese a Bologna destinato a marcare il grande Pelè"

"Io, pesarese a Bologna destinato a marcare il grande Pelè"

A distanza di quasi mezzo secolo dal suo addio al Bologna a Franco Battisodo è stato dedicato un Bologna club a Pesaro. "Mi ha fatto molto piacere, sono venuti nel mio negozio per chiedermi il consenso: sono stato molto contento e li ringrazio. Mi hanno anche regalato una maglietta del Bologna con il mio nome e il numero cinque. Il club è associato ai Bologna club, da Pesaro vanno spesso a vedere la partita in Emilia". Battisodo ha iniziato a giocare negli Allievi del Bologna a 16 anni, facendo poi tutta la trafila fino alla prima squadra: "Ho esordito in serie A a 19 anni, è stato il grandee Luis Carniglia a farmi giocare la prima gara. Qualche partita da stopper e poi sono tornato al mio ruolo di libero, che oggi non esiste più: il libero chiudeva le azioni, proteggeva le spalle a tutti e doveva avere una buona tecnica". Battisodo ha giocato, tolta la parentesi Samb di cui era capitano, e quella del Cesena in B, sempre in rossoblù negli anni ’70 al fianco di campioni come Bulgarelli e Savoldi: "Non solo in campionato, ma anche in coppa delle fiere e abbiamo vinto anche una Coppa Italia in finale contro il Torino, ai rigori dopo che i tempi supplementari erano finiti in parità, con gol decisivo del grande Beppe Savoldi che fino a qualche anno fa veniva qui a Pesaro". In tutto quindici anni in rossoblù. Tra le partite che Battisodo ricorda, quella giocata a New York in tournée contro il Santos del grande Pelè, nel 1971: "Lo marcava Cresci, ma io da libero me lo trovavo sempre davanti. Pelé era immarcabile, pensavi che andasse da una parte e invece lui andava dall’altra". Battisodo ha concluso la carriera a Pesaro, come capitano della Vis, nel 1980-81: "E’ stato con Becchetti, poi ho smesso, ho aperto il mio negozio di articoli sportivi in piazza Redi e ho trovato più tempo per il mio hobby: dipingere la ceramica. Sono nato ceramista alla scuola Mengaroni. Le mie opere sono esposte anche in negozio e prima ancora lo erano nella galleria di mio padre in via Castelfidardo che collezionava anche Naponelli e altri grandi artisti". Il calcio, in fondo, è un arte.

d.e.

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