Su Radio Conero lo sfogo dell’imprenditore. Marinelli, ex presidente tifoso:: "Società assente e silenziosa»

"La mia sensazione è che ci siano problemi economici. Le sparate di Tiong? Non credo a Babbo Natale...".

14 marzo 2024
Marinelli, ex presidente tifoso:: "Società assente e silenziosa"

Marinelli, ex presidente tifoso:: "Società assente e silenziosa"

Torna a parlare, stavolta su Radio Conero intervistato da Mauro Anconetani, anche l’ex presidente dorico Andrea Marinelli. Sulla squadra, sulla società, su Tony Tiong, e lo fa, come ammette lui stesso "da tifoso" più che da ex patron. Stimolando riflessioni, e riportando molte considerazioni assolutamente personali che meritano di essere ascoltate: "Dividerei il discorso tra aspetto sportivo e societario – attacca Marinelli –. Dal punto di vista sportivo, vedo una squadra molto spenta, che combatte poco in mezzo al campo e che fa fatica a fare gol, ma che invece ne prende parecchi. Da questo punto di vista sono preoccupato, perché non vedo come la squadra possa tirarsi fuori da una situazione del genere con questo atteggiamento e con questa mentalità. Una squadra che viene messa sotto da tutte le avversarie, compresa la stessa Fermana, una partita in cui se non fosse stato per noi un arbitro miracoloso avrebbe portato a casa un risultato ben diverso. La mancata espulsione di Saco è qualcosa di leggendario. Ma l’atteggiamento della squadra è davvero preoccupante". Invitato a commentare gli atteggiamenti di Colavitto, l’ex presidente dorico ne ha anche per il mister: "Le frasi precise non me le ricordo, ma il senso lo capisco. Già quando è arrivato ha espresso astio per qualche situazione passata, mi sarei tolto il sassolino a risultati ottenuti. Non prima di averli ottenuti. E se non riesci a incidere, allora ti dimetti. Colavitto dovrebbe pensare solo ad allenare e a farlo bene, senza tirare fuori scuse. I sassolini se li tenga per fine stagione. Adesso deve pensare a fare calcio con i calciatori che il diesse gli ha messo a disposizione". Sulla società, poi, Marinelli esprime il suo punto di vista da tifoso, come dice lui stesso: "Sono molto preoccupato a livello societario. Se si retrocede e c’è una società seria si riparte e si torna su. Ma qui tre indizi fanno una certezza e io sono preoccupato. Una società assente. Mi chiedo se la società ancora esista, se abbia problemi economici, l’area per la cittadella sportiva doveva essere già comprata. Di storie ne ho viste tante, non è un’accusa ma una riflessione. La società non esiste: Canil non parla, Tiong dice che porterà l’Ancona in serie A, la Nocelli non parla più, l’allenatore invece parla a ruota libera, e il direttore sportivo paga colpe non sue. Secondo me è andato a Milano con il portafoglio vuoto. E’ la mia sensazione. Quella di una società che sotto sotto abbia problemi economici. Poi se mi sbaglio, Tiong fa la cittadella sportiva e porta l’Ancona in serie A, faccio l’abbonamento anche io. Parlo da tifoso – conclude Andrea Marinelli –, ma spero di sbagliarmi. Però a Babbo Natale ho smesso di credere quando avevo sei anni". g.p.

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