Entra Leao, la Supercoppa svolta: estasi Milan, rabbia Inter
Nerazzurri avanti di due reti, poi Conceiçao inserisce il portoghese che la ribalta (pur non segnando). Alla fine è apoteosi rossonera con Abraham
Riyad, 6 gennaio 2025 – La Supercoppa Italiana va al Milan, con una rimonta da 0-2 a 3-2 che regala a Sergio Conceiçao il suo primo trofeo da allenatore rossonero, pochi giorni dopo l'arrivo in panchina al posto di Fonseca. I rossoneri, come in semifinale contro la Juventus, chiudono il primo tempo sotto di una rete (nono gol di Lautaro nei derby) e ad inizio ripresa vanno ancora sotto (Taremi), ma proprio quando sembrano poter crollare trovano la rete per accorciare con Theo e successivamente timbrano anche con Pulisic e Abraham, quest'ultimo nei minuti di recupero.
Sul filo dell’equilibrio
In avvio, più che a Calhanoglu, l’Inter si affida al piede di Bastoni e a quello di Barella per pescare in area le punte, Lautaro e Taremi, a cui manca l’ultimo gesto, uno stop preciso o una conclusione coi tempi corretti. Per contro il Milan, cortissimo, dimostra di avere non solo l’organizzazione per reggere, ma anche la qualità per far male in egual modo.
I rossoneri passano spesso da Reijnders, che per due volte manca lo specchio, la seconda dopo aver mandato al bar Bisseck con una finta che spalanca la corsia centrale. La prima parata complicata la effettua Maignan, sulla staffilata mancina di Dimarco, eppure il Diavolo è nettamente in gara e proprio la posizione di Reijnders, a coprire tutta la trequarti, crea grattacapi agli avversari.
Calha costretto a uscire
In quella stessa zona di campo l’Inter perde Calhanoglu per un problema muscolare (entra Asllani). La fase offensiva dei campioni d’Italia non ingrana e tutto sembra scivolare verso un pari all’intervallo, finché su una rimessa battuta rapidamente da Dimarco non arriva il gol di Lautaro, abile ad aggirare Thiaw e Theo dopo un’azione rifinita da Mkhitaryan e Taremi. L’iraniano, dopo l’assist, ci mette il gol del 2-0 a inizio ripresa infilando una difesa altissima dei rossoneri, tagliata in due dal lancio di De Vrij, addomesticato dal centravanti.
Entra Leao: ed è la svolta
È il momento migliore dell’Inter e invece torna in auge il Milan, con un Leao in più al posto di Jimenez. Una palla persa da Asllani genera la punizione calciata da Theo a due dita dal palo di Sommer. Le occasioni si moltiplicano: Dimarco calcia in area addosso a Tomori, Thiaw ha la palla del pari su punizione indiretta e non la controlla, agevolando il portiere. E ancora: Pulisic di testa troppo centrale, Lautaro in contropiede frenato all’ultimo istante, Bastoni che respinge colpito in pieno volto dal tiro di Reijnders dopo un’accelerazione di Leao, Sommer che si riscatta con un “paratone“ su Morata.
Finale convulso
I nerazzurri ritrovano vigore e opportunità, ma né Taremi, né Lautaro le sfruttano, mentre Carlos Augusto centra clamorosamente il palo, con la palla che ballonzola sulla linea. Tra tante chance a metterla in buca è il Milan, con Pulisic che capitalizza quanto prodotto dal binario Theo-Leao a sinistra. L’Inter ha la possibile replica e la fallisce ancora, perché il subentrato Frattesi stoppa male davanti alla porta e Dumfries sbatte contro Maignan. Il pallino è in mano ai nerazzurri, ma quando i rossoneri sembrano impegnati a preservare il pari fino ai rigori, Leao trova lo spazio giusto per infilarsi in area da destra e servire Abraham a due passi dalla porta sguarnita. La Supercoppa, contro pronostico, va ai rossoneri.
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