I tifosi del Borussia Dortmund protestano contro Infantino, Al-Khelaifi e Agnelli
Nella partita di Champions League contro il Newcastle, il muro giallo ha esposto uno striscione lanciando anche dollari finti sul terreno di gioco
Dortmund, 8 novembre 2023 - "Non vi importa dello sport, vi interessano solo i soldi" con le fotografie di Gianni Infantino, Nasser Al-Khelaifi e Andrea Agnelli. Eloquente lo striscione esposto dalla curva del Borussia Dortmund poco prima del fischio di inizio del secondo tempo della partita di Champions League contro il Newcastle. I tifosi che occupano la Südtribüne, da sempre attivi per denunciare le ingiustizie del calcio moderno con coreografie e proteste come questa, hanno voluto lanciare un messaggio chiaro a tre dei maggiori esponenti del calcio europeo e mondiale. Andando ad analizzare il perché sono stati scelti, tra i vari, questi tre personaggi quello più facilmente intuibile è Infantino. Il 53enne presidente della Fifa è già stato bersaglio di numerose proteste, in particolare quella del dicembre 2022 quando nella sua città natale di Briga in Svizzera sono stati fatti circolare per la città tre cartelloni giganti in cui si chiedeva a Infantino di risarcire con ingenti somme le famiglie degli operai morti nella costruzione degli stadi per il Mondiale in Qatar. Oltre che un chiaro messaggio alla Fifa e alla Uefa, quello lanciato dai tifosi del Signal Iduna Park era un messaggio rivolto anche agli avversari del Newcastle perché Nasser Al-Khelaifi, oltre che proprietario del PSG e membro del comitato esecutivo della Uefa, è collegato anche al fondo sovrano saudita Pif che controlla anche il Newcastle. Il fondo, in patria, è anche proprietario dell'Al-Nassr (squadra di Cristiano Ronaldo) e del Al-Ittihad (compagine di Benzema e Kantè). La finalità di 'colpire' un personaggio come Al-Khelaifi è quella di far capire come questi fondi arabi, tramite i petrodollari, stiano piano piano prendendo possesso del calcio. L'ultimo raffigurato, infine, era il presidente della Juventus Andrea Agnelli, ritratto con tanto di cappellino con la scritta Fiat. Presumibilmente, visto che Agnelli è ormai fuori dall'Associazione dei Club Europei (ECA), è stato scelto come rimando all'iniziativa della Superlega, sempre sostenuta dal presidente della Juventus. Al momento, il progetto Superlega è stato accantonato, ma ancora è troppo presto per definirlo dimenticato. La protesta non si è fermata agli striscioni perché prima dell'inizio della ripresa sul campo sono stati lanciate finte banconote (simili a quelle utilizzate dal Milan nella protesta contro Donnarumma) e fasulli lingotti d'oro, oltre che festoni e palline da tennis. Queste ultime, fanno riferimento alla carriera da tennista di Nasser Al-Khelaifi.
La riforma della Champions League uno degli obiettivi della protesta
Oltre al già citato striscione e alle sagome dei tre personaggi, era presente anche un altro nella parte alta della curva che recitava: www.nein-zur-ci-reform.de. Digitando il link e collegandosi al sito si possono leggere, nel dettaglio, tutti i motivi della protesta messa in atto dalla Südtribüne. L'obiettivo della curva era quello di evidenziare come sarà riorganizzata la Champions League a partire dal 2024/2025. Nel comunicato presente sul sito internet vene presentato il nuovo format della competizione e il perché i tifosi gialloneri hanno voluto prendere posizione così fortemente. "Il problema dello squilibrio finanziario tra le squadre partecipanti potrebbe addirittura essere aggravato dalla nuova formula del torneo, che aumenterà le entrate per i grandi club. Inoltre, la riforma darà ai 'grandi club' una sorta di 'assicurazione completa': anche il quinto posto nel campionato nazionale potrebbe consentire ad alcune squadre di partecipare alla Champions League. Con l’aumento dei ricavi delle competizioni europee e il numero crescente di partite europee si teme anche un’ulteriore svalutazione dei campionati nazionali e delle competizioni di coppa, che spesso mancano già di attrattiva. Ciò potrebbe finalmente aprire la strada a un’incombente Superlega nel medio e lungo termine: una cosa che noi vogliamo combattere, e non ci stancheremo mai di farlo. Il calcio è per milioni di tifosi, non per i miliardi di euro!". Questo è parte del contenuto della nota, presente sia in inglese che tedesco, pubblicata sul sito web. I tifosi del Dortmund, dunque, hanno voluto sottolineare come con la nuova Champions League il divario tra big club europei e gli altri rischierà di aumentare ancora di più. Dalla stagione 2024/2025, la Champions League passerà dalle attuali 32 squadre a 36. Le quattro squadre in più arrivano sia da un posto in più assegnato alla quinta federazione del ranking Uefa (al momento la Francia) e poi un altro posto sarà assegnato a una vincitrice del campionato, portando da quattro a cinque il numero di club che si qualificano tramite preliminari (denominato 'Percorso Campioni'). Ma la novità principale, nonché quella più contestata dai tifosi del Borussia, è rappresentata dagli ultimi due posti aggiuntivi che andranno alle federazioni che hanno ottenuto il miglior risultato collettivo nella stagione precedente. Dunque, le squadre classificatesi appena dietro i posti disponibili per la Champions League e facenti parte dei due migliori campionati potranno giocare anche loro, con accesso diretto, la maggiore competizione europea per club. Per fare un esempio, se uno dei due campionati in cima del Ranking Uefa al termine della stagione in corso dovesse essere proprio la nostra Serie A allora la squadra che chiuderà al quinto posto in campionato si qualificherebbe di diritto alla Champions esattamente come le prime quattro.
I tifosi protestano e il Borussia vince: è primo nel gruppo F con Milan e PSG
Oltre alla protesta, al Signal Iduna Park si è giocata anche la fondamentale gara tra Borussia Dortmund e Newcastle. Gli uomini di Terzic si sono imposti contro le Magpies per 2-0 grazie ai gol di Fullkrug, nel primo tempo, e di Julian Brandt nel secondo. I padroni di casa hanno controllato il ritmo della partita dal primo al novantesimo, soffrendo solo in un paio di occasioni. Per la squadra tedesca si tratta di una vittoria fondamentale perché li fa balzare in testa al gruppo F, il 'girone di ferro' con Milan e PSG. Complice la vittoria dei rossoneri contro Mbappe e compagni, ora la situazione è la seguente: Borussia Dortmund primo con 7 punti, subito dietro il PSG con 6, chiudono Milan a 5 e Newcastle a 4. Dunque, a due giornate al termine della fase a gironi, è ancora tutto aperto perché tra la prima e l'ultima del raggruppamento ci sono solo tre punti. Il Borussia Dortumund tra venti giorni, martedì 28 novembre, è atteso a San Siro per sfidare il Milan, per poi chiudere contro il Paris Saint Germain in casa il 13 dicembre. Girone F che, verosimilmente, rimarrà apertissimo fino all'ultima giornata, a meno che il Borussia non batta la squadra di Pioli e il PSG si sbarazzi del Newcastle, in quel caso sia i tedeschi che i francesi saranno matematicamente qualificati e rimarrebbe da decidere solo il piazzamento finale.
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