Torino-Inter 0-1, i nerazzurri chiudono con una vittoria: gol di Brozovic
La squadra di Inzaghi finisce il campionato a 72 punti, con il successo di misura a Toro. La squadra di Juric dice addio all’ottavo posto
Torino, 3 giugno 2023 - L’Inter chiude il campionato con tre punti e si issa momentaneamente al secondo posto con 72 punti in attesa di Empoli-Lazio, ma certamente sarà davanti al Milan che non potrà più raggiugnere i nerazzurri. Il Toro invece dice addio alle speranze di Europa, plausibili con l’ottavo posto e l’estromissione della Juventus dalle coppe, con una sconfitta immeritata ma maturata nel primo tempo a causa del sinistro vincente di Brozovic. La squadra di Juric non solo non ha superato la Fiorentina ma ora rischia di essere superata anche da Monza e Bologna che giocheranno domenica.
Brozovic col sinistro
Niente turnover per Inzaghi che non vuole mettere fuori ritmo i suoi titolari, cioè senza partite ufficiali per due settimane, così riposa il solo Barella, c’è Gagliardini, dietro rifiata Acerbi, gioca De Vrij, mentre davanti c’è la Lu-La. Juric si affida al suo consueto 3-4-2-1 con Miranchuk e Vlasic a supporto di Sanabria. Da segnalare l’Inter che scende in campo con Paramount al posto di Digitalbits, scomparso dai radar dopo non aver saldato le tre rate annuali. La partita inizia con il Toro a chiudere gli spazi e a pressare alto e infatti l’Inter sceglie la verticale a saltare le linee appoggiandosi su Lukaku. Il belga già al 5’ ha una buona visione per Lautaro che perde l’attimo e scaglia un pallonetto alto sopra la traversa. Partita molto bloccata in avvio, la posta in palio è alta per il Toro, l’ottavo posto, meno per l’Inter che è già sicura della Champions e tra sette giorni gioca a Istanbul, ma i nerazzurri approcciano meglio la gara anche con discrete soluzioni offensive. Poche cose dagli uomini di Juric che faticano ad innescare Sanabria e trovano solo qualche spunto da Singo, mentre l’Iter è brava a manovrare con pazienza per allargare il gioco e trovare spazi. I granata si vedono con un destro dalla distanza di Ricci ma è l’Inter a giocare meglio nonostante la partita non conti quasi nulla e ci sia la distrazione di Istanbul. Evidentemente però i nerazzurri stanno bene fisicamente e mentalmente e sono pronti per ogni evenienza. Corner Calhanoglu e mischia in area per il sinistro di Dumfries, ma c’è la difesa a fare muro. Gli ospiti col passare dei minuti danno l’impressione di poter sfondare e Lukaku, con un’azione di potenza delle sue, trova un diagonale sinistro che sibila a lato di poco. E’ il preludio al gol che arriva al 37’, dopo che dalla parte opposta Singo aveva fatto volare Handanovic con un colpo di testa pericoloso, con un sinistro dal limite di Brozovic che ha il tempo di stoppare, mirare e infilare un incerto Milinkovic Savic. E’ il croato il migliore del primo tempo e al 45’ ha la capacità di sfuggire sul mezzo destro offensivo per il servizio al centro che non trova l’appuntamento con i compagni: Inter ampiamente in controllo della partita. L’ultima occasione è all’ultimo secondo del primo tempo con un colpo di testa indisturbato di Gagliardini che finisce alto su sviluppi di corner. Il mediano avrebbe potuto fare meglio ma all’intervallo è vantaggio esterno.
Assalti Toro, miracolo Cordaz
Il Toro prova a partire con maggiore aggressività nella ripresa, consapevole che per arrivare ottavo deve ribaltare il risultato. L’Inter appare un po’ più bassa di baricentro e sfrutta le ripartenze ma con difficoltà maggiori rispetto alla prima frazione, tuttavia Lukaku rappresenta sempre un ottimo sfogo per la verticale e il belga propizia un destro di Calhanoglu che però finisce centrale tra le braccia di Milinkovic. Allo scoccare dell’ora di gioco, come prevedibile, parte la girandola di cambi di Inzaghi che inserisce Dzeko e Barella per Lautaro e Calhanoglu. L’Inter ritrova ritmo ed energia con un sinistro dal limite di Dzeko che mette paura al Toro. Juric decide di cambiare e sceglie Aina e Karamoh per Vojvoda e Rodriguez, ma è ancora l’Inter ad avere una succosa occasione con un colpo di testa di Gagliardini su punizione docile dalla trequarti di Brozovic. Si svegliano anche i granata, grazie proprio a Karamoh che chiama Handanovic al grande intervento a mano aperta su diagonale sinistro. Inzaghi a trenta dalla fine concede minuti ad Acerbi e anche a Cordaz, che dunque a 40 anni trova la prima presenza stagionale, per una Inter che concede il palcoscenico anche alle ultime linee della rosa. La partita è decisamente più accesa rispetto al primo tempo e si aprono spazi sia da una parte che dall’altra, ma né Toro né Inter hanno l’idea giusta negli ultimi metri per trovare la rete. Brozovic ha due buone chance ma sbaglia il cross, stessa cosa per Ilic dalla parte opposta. Al 70’ grandissima occasione Toro quando Vlasic mette perfettamente al centro per Sanabria che trova il miracolo di Cordaz. I granata arrembano e assaltano, creano mischie, potenziali pericoli in area ma non trovano la via della rete anche con un pizzico di sfortuna. Ancora cambi per Inzaghi che sceglie la gamba di Bellanova per le ripartenze al posto di uno stanco Gosens, ma l’Inter resta sotto pressione e con evidenti difficoltà a lanciare il contropiede al cospetto di un Toro molto aggressivo e convincente. Alla prima vera ripartenza orchestrata bene l’Inter sfiora il raddoppio. E’ Barella ad avviare il contropiede servendo Dzeko, poi palla larga per Lukaku che la rimette in mezzo di nuovo per il bosniaco che di destro colpisce il palo. Juric gioca il tutto per tutto e opta per Pellegri e Seck a dieci dalla fine per cercare di ribaltare il risultato. Assalti volenterosi e coraggiosi per il Toro che arremba l’area nerazzurra senza soluzione di continuità, ma la squadra di Inzaghi, pur soffrendo tanto, regge l’urto e rischia solo con un sinistro di Miranchuk che sfila a lato. Si arriva al recupero dove il Toro ha l’occasione giusta sul sinistro di Sanabria, dopo rubata di Schuurs, ma l’attaccante spreca malamente a pochi passi dalla porta. E’ l’ultima occasione per i granata che dunque dicono addio alla possibilità di ottavo posto e rischiano di essere sorpassati da Monza e Bologna. L’Inter invece chiude a quota 72, momentaneamente seconda in attesa della Lazio ma certamente davanti al Milan. Ora la finale di Champions.
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