Trent’anni fa il derby della discordia. Quel gol di mano che condannò i canarini
Il 24 aprile 1994 Montingelli segna la rete che vale successo e aggancio ai rivali , poi superati all’ultima giornata. Alessandrini mister storico
Marco Alessandrini sta a metà strada tra Vis Pesaro e Fermana. A lui sono legati ricordi indelebili. Trent’anni fa, il 24 aprile 1994, vinse a Pesaro un derby incredibile con la Fermana prima in classifica con un gol segnato con la mano da Montingelli, alla terzultima di campionato, determinante per l’aggancio e la promozione in C. Poi si sarebbe fatto perdonare alcuni anni dopo, nella stagione 96-97, vincendo con i canarini il campionato di C2 ai playoff contro corazzate come Ternana e Livorno
Alessandrini, cominciamo dall’anno di Pesaro: come andò quel duello con la Fermana?
"Mi chiamò il grande direttore sportivo Gianni Cioncolini. Subentrai ad Angeloni nelle ultime quattordici partite sena perdere. La Fermana era prima con quattro punti di vantaggio e nelle ultime 14 riuscimmo a superarli con la partita tanto discussa: il derby a Pesaro alla terzultima giornata. Segnò il nostro Montingelli, poi vincemmo a tempo scaduto a Firenze con la Rondinella e infine in casa con il Pontassieve, aspettando il risultato della Fermana che tardava ad arrivare. Il loro pareggio a San marino segnò il nostro sorpasso e la promozione"
Quel gol del vissino Montingelli fu davvero segnato con la mano?
"Io dalla panchina non ho visto bene, però che sì, deviò in rete la palla con la mano dopo avere superato il difensore Colantuono. Montingelli era un po’ il nostro Maradona, un attaccante minuto e velocissimo".
Quindi lei rimase un altro anno a Pesaro in C, a lungo in zona playoff, prima di andare a Fermo: là le hanno mai perdonato il gol di mano?
"Effettivamente al mio arrivo trovai un clima ostico, ci volle il coraggio del direttore sportivo Rosati a portarmi a Fermo dopo quello che accaduto a Pesaro. La tifoseria mi rinfacciava quell’episodio, ma l’onta fu lavata dai risultati: terzi ai playoff dove battemmo la Ternana e, in finale a Ferrara con 20mila spettatori di cui 18mila toscani, il Livorno. Fummo promossi in C1 e l’anno dopo facemmo bene nonostante il club si privò via via di gente come Soviero, ceduto alla Reggina, Bettella, all’Empoli in A, Scoponi finito a Modena"
Quali i giocatori della Vis e della Fermana più forti che ha allenatore?
"Ho avuto tante gente di qualità e sono legato a tutti"
Che serie C è quella di adesso rispetto alla sua?
"Diversa, il calcio cambia in velocità di pensiero ed esecuzione. Erano generazioni, le mie, che venivano dal calcio giocato in strada, dai campetti, dagli oratori, gente di mentalità e di carattere. Oggi i giocatori crescono in ambienti più protetti, ovattati, con un ambiente alle spalle"
Veniamo al derby di sabato, per chi conta di più?
"Per la Fermana è fondamentale, fare punti in ogni partita è decisivo se vuole lasciare l’ultimo posto. Questo è il primo di una serie di spareggi. La Fermana ora non è l’avversaria più facile, con il mercato è cambiata molto. Il mister Protti, che era il mio centravanti e il capocannoniere nell’anno che vincemmo il campionato, porta nel cuore questi colori e vive con passione la sua esperienza. Con gli ultimi colpi di mercato la squadra è competitiva e il mister gli ha dato equilibri"
Dove si è rafforzata la Fermana?
"La difesa era già solida, poi davanti li vedo migliorati, il centrocampo ha qualità e quantità, in avanti sono arrivati Giovinco e Sorrentino, classe e fisicità, poi c’è Paponi. Insomma ora la rosa è completata"
La Vis?
"Con Nicastro si è rafforzata ulteriormente, è un giocatore importante, con lui stanno crescendo altri giocatori. E’ una squadra molto compatta ed equilibrata, anche se trae meno beneficio nell’andare in gol. Dovrebbe cercare di sfruttare le potenzialità offensive che ci sono se vuole uscire da una situazione complicata ma non impossibile. E’ stata costante nei risultati, le manca solo qualche vittoria"
Chi e come si deciderà questo derby?
"La Fermana deve giocare per vincere, questo potrebbe permettere alla Vis di sfruttare certe situazioni. Ma non devo insegnare niente ai rispettivi allenatori che sanno il fatto loro. Direi che vincerà chi riesce a sfruttare le debolezze dell’altra. La Fermana deve concedere qualcosa se vuole vincere e la Vis deve essere brava eventualmente ad approfittarne. Vedo comunque una gara complicata, e forse la giocherà meglio chi avrà lo spirito migliore, chi paradossalmente non guarderà alla classifica"
Spal, Ancona e Recanatese lotteranno davvero per non retrocedere?
"Quando sei lì basta un risultato negativo per sprofondare e una vittoria per tornare a galla. Tutte e tre hanno giocatori per vincere alcune partite, ma quando sei in difficoltà diventa tutto più complicato. Tutto può accadere. Ora vedo la Spal più in affanno delle altre, ma il calcio ci insegna che più delle impressioni contano i fatti"
Quando si decide la lotta salvezza?
"Fino alla fine non avremo certezze"
Davide Eusebi
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