Un’ondata arancione. Alcione, l’Arena è già casa: "Giocheremo in Serie C puntando sui nostri giovani»

Oggi il tavolo tecnico per restare in viale Byron. Gallazzi: "Avanti con Cusatis"

di MATTIA TODISCO -
6 maggio 2024
Alcione, l’Arena è già casa: "Giocheremo in Serie C puntando sui nostri giovani"

Alcione, l’Arena è già casa: "Giocheremo in Serie C puntando sui nostri giovani"

Dal Centro Kennedy all’Arena Brera, l’Alcione festeggia il trionfo del suo calcio "pane, salamella e professionismo", come dice Giulio Gallazzi, uno dei due presidenti che hanno reso realtà il sogno di fare il balzo tra i professionisti. Un popolo arancione che per la prima volta potrà assaporare la Serie C, grazie alla promozione appena centrata. Prima della gara contro il Vado, nella quale il risultato ha importanza solo per la corsa ai playoff degli ospiti, la società rende omaggio a tutte le componenti del club. Va indietro nel tempo, quando Gallazzi consegna una targa a Ernesto Pellegrini, suo illustre predecessore, il secondo nella storia degli orange a rivestire la carica di massimo dirigente.

Omaggia, consegnando medaglie per tutti, le formazioni giovanili che hanno vinto il campionato emulando la prima squadra: Under 19, 17, 15 e 14. A dimostrazione di quanto il lavoro parta dal basso, in una squadra che anche dopo il salto di categoria manterrà la sua ossatura fatta in casa, con tanti giocatori cresciuti nel vivaio e la conferma dell’allenatore. "Siamo riusciti a coniugare la bellezza del calcio giovanile, alla ricerca dei valori a cui teniamo, insieme a un progetto di professionismo che è diventato realtà - afferma Gallazzi -. Andremo avanti con Giovanni Cusatis, il nostro tecnico, che in questi tre anni ha contribuito a realizzare quello che è oggi l’Alcione". L’obiettivo, in vista della stagione che verrà, è anche quello di mantenere l’impianto di casa utiilizzato ieri per i festeggiamenti e la gara di campionato, l’ultima della stagione regolare.

Entro il 4 giugno va presentata la documentazione per iscriversi ai campionati professionistici. Il tempo stringe, ma c’è molto più margine di un anno fa, quando il ripescaggio nella categoria superiore saltò proprio in virtù di problematiche legate all’impianto. Ora, con la sponda dell’Inter che all’Arena ha portato la formazione femminile a giocare già da qualche settimana, l’Alcione ha lavorato sulle strutture e aspetta una sponda dal Comune di Milano in modo da non dover cercare ospitalità altrove. L’intenzione è assolutamente quella di restare in città, come rappresentazione della terza squadra milanese tra i professionisti. "Ci stiamo lavorando, domani (oggi, ndr) inizierà il tavolo tecnico per far sì che tutto possa completarsi nei tempi. Siamo fiduciosi - dice Marcello Montini, uno dei due presidenti dell’Alcione - Mercato? Nel nostro Dna c’è la crescita dei nostri giocatori e sarà quindi un elemento vitale far vestire la maglia della prima squadra a qualche elemento della cantera. Vogliamo fare la C con tanti ragazzi del vivaio, è fondamentale".

In campo, gli arancioni onorano l’impegno. Passando avanti con Palma nella prima frazione (perfetto il cross da destra di Foglio) e subendo la rete del pareggio con il capitano del Vado, Lo Bosco, che s’inventa un grandissimo gol in rovesciata a pochi passi dall’estremo difensore Bacchin. L’1-1 qualifica ai playoff gli ospiti: anche per loro è una domenica di festa.

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