Albonico unisce i mondi di Virtus e Fortitudo "Renato ha avuto il dono dell’amicizia"

Ieri le esequie dell’ex regista bianconero, celebrate da don Roberto Mastacchi. Presenti, tra gli altri, anche Baraldi e Tedeschi

di MASSIMO SELLERI -
31 agosto 2023
Albonico unisce i mondi di Virtus e Fortitudo  "Renato ha avuto il dono dell’amicizia"

Albonico unisce i mondi di Virtus e Fortitudo "Renato ha avuto il dono dell’amicizia"

di Massimo Selleri

Ci sono persone che hanno sempre un gesto di attenzione per tutti. Sono quelle che non si preoccupano di giudicare i difetti degli altri ma, consapevoli dei propri, preferiscono sempre vedere quella parte di bene che ognuno di noi porta dentro di sé aiutandoti a farla emergere. Renato Albonico era una di queste e i tanti amici che ieri pomeriggio hanno partecipato al rito della sue esequie nella chiesa di San Giacomo fuori le Mura lo testimoniano. "Renato ha il dono dell’amicizia – ha spiegato don Roberto Mastacchi durante l’omelia – e ha saputo coltivarlo attraverso una rete di relazioni che si ingrandiva sempre. Era un uomo di relazione che sapeva coinvolgerti e non si dimenticava mai di te anche se, come è successo a me, spesso non potevi partecipare ai momenti che organizzava. Del resto nel suo ruolo di playmaker ha sempre cercato di far giocare i suoi compagni passandogli la palla e mettendo da parte ogni individualismo".

Scomparso sabato scorso all’età di 76 anni, l’ex regista bianconero ha sempre sostenuto che i rivali sul campo non si trasformano mai in nemici nel quotidiano. Questa sua apertura ha fatto sì che al funerale fossero presenti sia il ceo della Virtus Luca Baraldi che il presidente della Fortitudo Stefano Tedeschi. I due hanno anche scambiato qualche parola prima della funzione in un clima di grande rispetto reciproco, sapendo cosa Albonico abbia rappresentato per tutta la pallacanestro bolognese. La prima Coppa Italia la Virtus l’ha vinta nella stagione 197374 e la conquista di quel trofeo porta anche la sua firma, mentre venendo ai giorni nostri insieme al collega Luca Muleo è stata una delle voci che ha raccontato i successi della Segafredo: dallo scudetto del 2021 all’Eurocup del 2022, tanto per ricordare quelli più importanti.

Nel mezzo c’è stata anche una presenza breve ma intensa alla Fortitudo quando nella stagione 200607 venne chiamato ad essere il responsabile della foresteria biancoblù alla palestra Furla. Era un momento di grande confusione con quel club che cambiò 3 proprietari in meno di un anno e lui fu comunque un punto di riferimento importante per quei ragazzi che erano ancora più smarriti. In questi anni c’è stato anche tanto volontariato, spesso svolto in maniera anonima, avendo sempre un pallone da basket in mezzo alle mani. Di belle storie che lo vedono protagonista se ne potrebbero scrivere un libro e ieri le tante icone bianconere come Renato Villalta e Marco Bonamico ne hanno abbozzata qualcuna in un ricordo che resta indelebile nonostante il tempo. Difficile in questo momento consolare la moglie Monica, ma se Albonico ha potuto coltivare questa umanità coinvolgente il merito è anche di chi gli è stato a fianco una vita.

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