Vincenzo Guerini chiede la gestione totale dell'Ancona per una squadra competitiva
Guerini vuole la gestione totale dell'Ancona per costruire una squadra competitiva e riaccendere l'entusiasmo.

Da sinistra: Massimo Gadda, Vincenzo Guerini e il dg Francesco Ancarani
"Per la prossima stagione vorremmo avere la gestione totale della società, altrimenti ci faremo da parte": il messaggio di Vincenzo Guerini è chiaro, l’anno prossimo la musica dovrà cambiare. E’ un fiume in piena il supervisore dell’area tecnica, che comincia la conferenza stampa prendendo subito il toro per le corna: "Abbiamo fatto delle precise richieste per l’anno prossimo, non prima di ringraziare i dirigenti che quest’anno hanno permesso all’Ancona di affrontare con dignità questo campionato. Complimenti anche al mister e ai ragazzi, che hanno saputo mantenere la categoria. Ma l’anno prossimo l’approccio dovrà essere diverso: ci vorrà da subito una squadra competitiva.
Abbiamo chiesto di gestire la società, rendendo conto di tutto quello che facciamo. Ora aspettiamo la risposta dei soci: noi abbiamo chiesto la gestione totale della società, sia dal punto di vista tecnico che finanziario. Io farò il presidente, Ancarani il DG e Gadda l’allenatore".
Richieste chiare e precise quindi, che non ammettono fraintendimenti. Lavorare subito per costruire un Ancona competitivo, quindi, per riaccendere un entusiasmo che nell’ultimo periodo è venuto meno con le pesanti contestazioni della curva: "Se l’anno prossimo partiamo nelle attuali condizioni, sarà un disastro: non possiamo cominciare le prime amichevoli con cori e contestazioni, sarebbe deleterio per tutto l’ambiente. Se questo non dovesse essere accettato, toglieremo tutti e tre il disturbo, poi la società potrà decidere tutto con molta calma". Schietto e diretto Guerini, come è sempre stato: "Mi rendo conto che non è semplice per una società, ma a differenza dell’anno scorso, quest’anno ci sarà tempo per programmare il futuro. Io sono il garante di tutto questo, non posso sentirmi dire dai tifosi che anche io sono stato comprato: se sono qui, è perché voglio bene all’Ancona". Già, a luglio Guerini ha scelto di sposare il progetto per una questione di cuore e non manca di ricordare la gestione societaria ai tempi in cui sedeva sulla panchina dorica: "Ai miei tempi c’era un proprietario, che in cinque anni avrò visto dieci volte, un presidente come Longarini, che veniva solo la domenica perché voleva bene alla squadra, c’ero io che allenavo, un direttore sportivo che faceva anche il direttore generale e l’avvocato Squillace che controllava i conti della società.
Io rendevo conto a Castellani, che non il budget a disposizione operava come meglio riteneva, perché aveva la totale fiducia della società". Un parallelismo forte e significativo, che rende l’idea dell’Ancona che ha in mente Guerini: "Nuovi investitori? Non c’è nessun problema, l’importante è che nessuno scavalchi i nostri ruoli. Deluso? No, sono amareggiato: pensavo di poter meritare la fiducia totale". Guerini va poi nel dettaglio delle richieste elencate al club: "Noi abbiamo presentato un programma che va in due step: uno che riguarda la società, dobbiamo rifornirla di attrezzature e di un pulmino. Poi ci serviranno dei fondi per costruire la squadra, perché ci è stato garantito che il budget sarà raddoppiato". Sulla stessa lunghezza d’onda il direttore generale Francesco Ancarani: "Oggi non c’è chiarezza su nessun ruolo. Così non è possibile continuare, ma se devo fare delle cose, voglio farle per bene. Non possiamo rimanere in queste condizioni. Dobbiamo dare una linea a questa società, che si tratti di noi o di altre persone". Gianmarco Minossi
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