Vinto il derby della sopravvivenza. La Recanatese manda l’Ancona ko

I giallorossi in gol con Pelamatti e Carpani. I tifosi ospiti contestano la squadra che finisce la gara in nove

24 marzo 2024
Vinto il derby della sopravvivenza. La Recanatese manda l’Ancona ko

Vinto il derby della sopravvivenza. La Recanatese manda l’Ancona ko

RECANATESE

2

ANCONA

0

RECANATESE (3-4-2-1): Meli; Shiba (18’st Veltri), Ferrante, Peretti; Raimo, Carpani (31’st Fiorini), Raparo (11’st Morrone), Pelamatti; Sbaffo, Lipari (31’st Mazia), Melchiorri. A disp. Mascolo, Allievi, Prisco, Guidobaldi, Rizzo, Ferretti, Ahmetaj, Testagrossa. All. Filippi.

ANCONA (4-3-1-2): Perucchini; Clemente, Marenco, Mondonico, Agyemang (39’st Martina); Basso, Gatto (39’st Paolucci), Prezioso (1’st Barnabà); Cioffi; Giampaolo (1’st Energe), Spagnoli (17’st Vogiatzis). A disp. Vitali, D’Eramo, Pasini, Radicchio, Moretti. All. Colavitto.

Arbitro: Lovison di Padova.

Reti: 35’ pt Pelamatti, 26’st Carpani.

Note: spettatori 1.200 circa. Ammoniti Prezioso, Shiba, Raparo, Gatto, Martina. Espulsi al 43’p.t. Clemente per doppia ammonizione, 8’ st Cioffi per fallo di reazione. Angoli 5-4. Recupero 2’+5’.

Il derby della sopravvivenza se lo aggiudica, meritatamente, la Recanatese che riscatta la debacle di Olbia e tiene viva la speranza. Scena muta, anzi peggio dell’Ancona, remissiva, arrendevole ed ingiustificatamente nervosa, riuscendo a rendere ai limiti dell’impossibile una gara, già di per sé complessa. In casa dorica sono necessarie profondissime riflessioni perché l’atteggiamento palesato al Tubaldi è quello tipico di chi non è assolutamente mentalizzato all’obiettivo da raggiungere. Prova confortante invece dei giallorossi che non hanno rischiato nulla ed ai quali resta solo il piccolo rimpianto di non aver totalmente ribaltato il risultato dell’andata. Inizio "timido" poi la gara, pian piano, prende quota. Sbaffo, in avvio, approfitta di un rimpallo favorevole e scarica un destro dalla distanza che lambisce il palo. Risposta dorica poco dopo con Spagnoli che da posizione defilata riesce ad anticipare tutti con Meli che devia in corner. Alla mezz’ora discesa di Agyemang che rimette in area un buon pallone sul quale Basso prova una sventola con il portiere giallorosso ancora reattivo. Al 35’ il vantaggio: apertura di Sbaffo per Raimo che scorrazza sulla destra, cross teso sul quale arriva di gran carriera Pelamatti che insacca a pochi passi da Perucchini. Le cose per l’Ancona si complicano nel finale quando Clemente, già ammonito, commette un inutile fallo di mano sulla fascia destra e lascia i suoi in inferiorità numerica. Sulla punizione seguente la carambola favorisce Carpani che devia ad un metro dalla linea fatale colpendo il legno.

Alla ripresa Colavitto prova a mettere forze fresche inserendo Energe e Barnabà, ma la prima chance è leopardiana: imbucata di Sbaffo per Lipari, sul filo del fuori gioco, tempestivo Perucchini che gli chiude lo specchio della porta. All’8’ altra svolta: subito dopo aver subito da Raparo, Cioffi perde la testa e colpisce Raimo a palla lontana sotto gli occhi dell’arbitro. Rosso diretto, il giocatore napoletano lascia il campo a testa bassa, senza il minimo accenno di protesta ed Ancona in nove. Al 24’ punizione per fallo su Lipari, colpo di testa di Melchiorri, traversa piena e sul rimpallo Ferrante spara alle stelle. La Recanatese la chiude poco dopo: Melchiorri libera Carpani, Perucchini respinge ma stavolta il rimpallo favorisce Carpani che deposita in rete. Ancora: l’arbitro ignora un intervento in area di Perucchini su Mazia, appena entrato e lo stesso portiere, di gran lunga il migliore dei suoi, nega il tris a Morrone. L’ultima possibilità è ancora per il giovane Mazia che spara sopra la traversa un assist in area. Inferociti i sostenitori dorici che se la prendono con tutti, non tollerando simili scempiaggini mentre per la Recanatese è una grande iniezione di fiducia… per provarci.

Andrea Verdolini

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