Vis, con l’Arezzo un temibile déjà-vu. Lunedì la quarta sfida in dieci mesi

Pesaro, mai vincente nelle ultime tre, potrebbe affidarsi a Orellana. Ma i toscani non sbancano il Benelli dal ’68

30 agosto 2024
Vis, con l’Arezzo un temibile déjà-vu. Lunedì la quarta sfida in dieci mesi

Kevin Cannavò in azione durante la sfida di Coppa Italia Serie C con l’Arezzo

Non si può dire che la Vis non conosca l’Arezzo, avendolo incontrato tre volte da novembre in poi. E se quello che pareggiò allo stadio Benelli la scorsa stagione (1-1 firmato Pattarello e Sylla) era un po’ distante dall’attuale (per dire, Gucci e Guccione partivano dalla panchina), gli ultimi due hanno rappresentato test indicativi. Nel 2-1 in Toscana del marzo scorso c’erano in amaranto quasi tutti i protagonisti di oggi: toscani sul doppio vantaggio con Chiosa e Guccione, Nicastro nel finale. In Coppa Italia poi, giusto due settimane fa, l’1-3 del Benelli a sancire il ritardo della Vis e la comprovata affidabilità del team di Troise. A segno Guccione, Gucci e Gaddini, dopo l’iniziale vantaggio di Nicastro.

Tema della gara: Vis progressivamente schiacciata indietro, inibita nella costruzione, sottoposta agli uno contro uno micidiali sugli esterni, con Paganini e Zoia in sofferenza. Infilata dapprima con giocate d’autore e poi in contropiede. Più o meno, lo stesso accaduto a Sassari. In entrambi i casi, reazione apprezzabile, ma tardiva. Con la differenza di aver giocato contro i toscani buona parte della ripresa in dieci per il rosso a Neri.

Attenti a quei tre, si potrebbe dire, con riferimento al tridente aretino in grado di scardinare qualsiasi difesa. Se non fosse che l’Arezzo è fatto di molto altro (anche difesa e centrocampo sono reparti di spessore) e che in questi giorni ha rafforzato il pacchetto avanzato con due nomi di primi piano: Ogunseye, arrivato dal Cesena, e Tavernelli dalla Casertana. Un centrale e un esterno, cosicché Troise ora ha due uomini di egual valore per ogni ruolo. Il centrocampista dato in arrivo completerà il mercato e andrà ad aggiungersi a gente del calibro di Mawuli, Catanese, Renzi, Settembrini e Fiore.

Mister Stellone in vista della sfida di lunedì sera è chiamato a scelte strategiche. Partendo dalla premessa che "loro ti aprono sulle fasce". Per limitare l’Arezzo servono raddoppi continui, ma soprattutto bisogna inaridirlo alla fonte ed evitare di concedergli campo, perché se te lo porti in area è finita. Tantopiù che dispone di cecchini dal perimetro. Aggredire, dunque, con equilibrio. Non solo sulle seconde palle, pratica alla fine sfiancante. In più qualità in costruzione per alimentare le punte mettendole in condizione di guardare la porta. Anche per questo potrebbe essere la volta di Orellana, il cui ingresso a Sassari ha decisamente elevato il tasso tecnico. Il rientro di capitan Di Paola poi, potrebbe dare la sostanza necessaria al centrocampo. Per l’occasione, la Vis potrà contare anche su Peixoto e Okoro, squalificati alla prima di campionato. In Toscana sono preoccupati: l’Arezzo non vince al Benelli da 56 anni. E cosa dovrebbero dire a Pesaro, se su 24 confronti di campionato la Vis ne ha vinti solo 4.

Mercato e tifosi. Diminuisce la rosa, crescono gli abbonamenti: mentre la società comunica di aver raggiunto quota 600 tagliandi stagionali emessi, lascia la squadra Alessandro Farroni. Augurandogli "le migliori fortune personali e professionali", il club annuncia la rescissione del contratto con il portiere, che in biancorosso ha giocato 71 partite nell’arco di tre stagioni.

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