Vis, i numeri lasciano speranze di salvezza. Recanati ha il mal di trasferta: due soli punti

Magro bottino dei giallorossi nelle ultime tredici gare giocate lontano dal Tubaldi e difesa in difficoltà se sotto pressione: 65 gol subiti

18 maggio 2024
Vis, i numeri lasciano speranze di salvezza. Recanati ha il mal di trasferta: due soli punti

Vis, i numeri lasciano speranze di salvezza. Recanati ha il mal di trasferta: due soli punti

La stagione, la categoria, il progetto. Tre cose da salvare in una partita sola. "La partita della vita", e mai come stavolta la definizione c’azzecca. In Vis Pesaro-Recanatese di domani al Benelli (ore 18), ritorno dello spareggio playout, i conti sono presto fatti. Per assicurarsi il settimo campionato di fila in Serie C, i biancorossi avranno dalla loro un solo risultato (la vittoria) e lo stadio pieno. La spinta di tutta la città. E Stellone avrà il pieno organico, con il recupero completo di Tonucci e il rientro dalla squalifica di Nicastro.

"Resettare tutto" aveva ordinato il tecnico dopo la sconfitta dell’andata. Già, perché al Tubaldi è sembrato di rivedere la Vis di Banchieri che vi aveva perso con identico risultato e simile atteggiamento: un grave errore costato il gol, scarsa capacità di reazione, pochi pericoli portati. Laddove le occasioni più ghiotte sono state un quasi autogol di Allievi e il rinvio di Meli addosso a Molina. Se in campionato a Recanati la Vis aveva sofferto sulla propria fascia destra, stavolta è successo sul lato opposto. Perché se il calcio è un gioco di duelli, si patisce meno dove si spinge di più. Con Da Pozzo i biancorossi hanno portato diversi pericoli, mentre Mattioli è finito spesso in inferiorità quando Sbaffo si allargava su quel territorio. Al dunque: alla Recanatese è bastata una giocata del trio (Carpani-Sbaffo-Melchiorri), mentre la Vis ha dilapidato diverse opportunità per difetto nell’ultimo passaggio, conclusioni poco cattive (Pucciarelli, Karlsson), tempi di smarcamento sbagliati (attaccanti 6 volte in fuorigioco). La lentezza nelle transizioni ha poi permesso ai leopardiani di giocare quasi sempre a difesa schierata. E’ andata male anche con le palle inattive, marchio di fabbrica: un calcio franco di Di Paola fuori di un niente e una serie di palloni scodellati nel mucchio, piuttosto leggibili. Un solo angolo a favore spiega la scarsa capacità di trovare la necessaria profondità. Tutte cose da non ripetere doomani.

Serviranno un approccio diverso, una fame mai vista, aggressività sin dal primo pallone, reparti più corti, rapidità di esecuzione, inserimenti, spinta sui due lati. E bisognerà trovare preferibilmente il gol nel primo tempo, per non ritrovarsi poi ad accumulare tensione giocando contro il cronometro. Il tutto, senza perdere equilibrio. Ma non bisognerà cercare chissà dove la chiave: basterà prendere spunto dalle prestazioni recenti e convincenti contro Perugia e Juventus NG. Prendendo a lezione la gara d’andata. S’è visto al Tubaldi che i giallorossi hanno i loro difetti: vedi gli errori commessi quando si sono ritrovati sotto pressione. Qualcosa vorrà dire, se hanno incassato 65 reti e hanno raccolto appena 2 punti nelle ultime 13 trasferte.

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