Vis Pesaro eliminata dai playoff: Delfino Pescara vince 2-0
La Vis Pesaro esce dai playoff di Serie C dopo la sconfitta per 2-0 contro il Delfino Pescara.

La Vis Pesaro esce dai playoff di Serie C dopo la sconfitta per 2-0 contro il Delfino Pescara.
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VIS PESARO
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DELFINO (4-3-3): Plizzari; Letizia, Brosco (19’ pt Lancini), Pellacani, Moruzzi (18’ st Crialese); Meazzi, Kraja, Dagasso (29’ st Valzania); Merola, Tonin (1’ st Cangiano), Bentivegna (1’ st Ferraris). All. Baldini. A disp. Saio, Profeta, Squizzato, Alberti, Staver, Lonardi, Dee Marco, Saccomanni, Pierozzi.
VIS PESARO (3-4-1-2): Vukovic; Ceccacci (39’ st Di Renzo), Coppola, Bove (23’ st Peixoto); Zoia, Paganini, Pucciarelli, Cannavò (39’ st Mariani E.); Di Paola (23’ st Orellana); Nicastro, Okoro (9’ pt Tavernaro). All. Stellone. A disp. Pozzi, Mariani M., Neri, Tonucci, Obi, Forte, Tombesi, Rizzo, Raychev.
Arbitro: Mirabella di Napoli.
Reti: 45’ pt Tonin, 39’ st Ferraris.
Note: Spettatori paganti 12.784 (sparuta rappresentanza pesarese), incasso 163.676 euro; un minuto di raccoglimento in memoria di Riccardo Agabio, ex reggente Coni e presidente Federginnastica; ammoniti Lancini, Nicastro, Di Paola, Tavernaro; angoli 5-2; recupero 3’ + 3’.
Finisce a Pescara la magnifica stagione della Vis. Serviva un miracolo, non c’è stato. E non si poteva pretendere di più da questa squadra, partita per salvarsi e arrivata tra le prime otto dei playoff. Grazie Vis: lo striscione esposto dalla curva biancorossa orfana del tifo organizzato sintetizza il sentimento di tutti. Ingeneroso il risultato dell’andata, ingeneroso anche questo. La
qualificazione non è mai stata in discussione, ma la squadra di Stellone non avrebbe meritato di perdere. E avrebbe certo procurato qualche prurito in più agli abruzzesi se in chiusura di primo tempo il Var non avesse fatto annullare un gol a Nicastro, viziato da un presunto fallo di mano di Bove (leggerissimo) cui è seguito un tocco incidentale di Cannavò dopo rimbalzo sulla coscia. Roba da lente d’ingrandimento (in campionato sarebbe stato gol), mentre è successo di vedere anche Cannavò fermato da un fuorigioco inesistente (grave in presenza del Var). Detto questo, Pescara avanti con merito: eloquente il 6-2 complessivo.
Stellone se la gioca con i titolari, Baldini fa un po’ di turn over,
salvo correggersi nella ripresa. La Vis, che all’ultimo ha dovuto
rinunciare anche a Raychev, perde subito Okoro (distorsione alla caviglia in un contrasto con Brosco) e di fatto si ritrova depotenziata e senza cambi offensivi. Dentro Tavernaro, avanza Cannavò. Il Pescara perde invece capitan Brosco (stiramento), assenza pesante in vista delle final four. Vis sempre pericolosa sui piazzati e al 15’ Coppola manca di un soffio la deviazione sulla torre di Bove. Vukovic disinnesca un contropiede di Bentivegna, la Vis sciupa un paio di ripartenze. Biancorossi costretti a sbilanciarsi, così al 45’ Coppola si ritrova uno contro uno con
Tonin, perde l’appoggio e l’attaccante infila Vukovic sotto le
gambe.
Qui di fatto finisce l’avventura ma la Vis non ci sta a perdere. Detto del gol annullato, Nicastro si divora il pari in avvio di ripresa (assist di Paganini), imitato di lì a poco da Cannavò (assist di Tavernaro). Quest’ultimo vede annullarsi un gol per fuorigioco. Ancora Nicastro sciupa un’altra occasione, così come Merola. Finché Ferraris (sempre lui) non trova il 2-0 rintuzzando un sinistro di Merola finito sul palo. Dopo aver urlato a lungo "Sebastiani vattene" (intanto il patron prepara l’ingresso in società di Marco Verratti), lo stadio Adriatico canta le glorie della squadra. Il Pescara giocherà la semifinale contro il Cerignola. La Vis avrà un’ottima base per ripartire la prossima stagione.
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